Maisie è morta a 13 anni per la meningite: la sua storia condivisa dai genitori per sensibilizzare sui sintomi
Anche una malattia ‘minore’ può portare a gravi complicazioni. Quindi, quando si tratta di infezioni gravi come la meningite, è assolutamente obbligatorio prendere tutte le precauzioni necessarie.
La meningite è un’infiammazione delle membrane del cervello e del midollo spinale causata da un virus, da un batterio o da un fungo, che causa gonfiore. Esistono diverse forme di questa malattia ma la meningite batterica può portare alla sepsi (infezione del sangue).
L’agente causale più pericoloso della meningite è il meningococco, che porta alla meningite purulenta, alla meningoencefalite purulenta o alla forma combinata delle due infezioni.
La tredicenne Maisie Dicks è deceduta in soli 3 giorni dopo essersi lamentata di sentirsi poco bene. La sua mamma, Sharon Stokes, ha scelto di raccontare la sua storia pubblicamente.
La ragazzina ha avuto un’eruzione cutanea, i suoi genitori hanno anche notato che i suoi occhi sembravano ‘grigi’ ma non pensavano che fosse qualcosa di cui preoccuparsi. Maisie è peggiorata rapidamente e presto le sue braccia sono diventate nere, segno caratteristico della meningococcemia.
Si è scoperto che la ragazza aveva una forma combinata della malattia, complicata dalla sepsi. La meningite e la meningococcemia, infatti, possono svilupparsi indipendentemente. Sebbene Maisie sia stata ricoverata in ospedale e sottoposta al coma farmacologico, è deceduta due giorni dopo.
Spesso la meningite può essere confusa con l’influenza, l‘infezione all’orecchio, la sinusite. Nei bambini molto piccoli, la malattia a volte si manifesta con difficoltà a mangiare, pianto costante e irritabilità, comparsa di macchie rosse e viola sulla pelle (nel caso di infezioni da meningococco), convulsioni e vista offuscata.
Per capire se ci sia il rischio di setticemia, si può analizzare l’eruzione a casa. Piccoli punti rossi si fondono rapidamente l’uno con l’altro formando qualcosa che assomiglia a grandi lividi di colore rosso-violaceo. Basta premere con decisione, con un vetro trasparente, sulla zona interessata della pelle: se non si sbiadisce sotto questa pressione, allora molto probabilmente è la meningococcemia e c’è il rischio di sepsi.
Con un intervento medico tempestivo, la malattia è curabile. Tuttavia, gli esiti fatali non sono rari. Le conseguenze a lungo termine dell’infezione comprendono affaticamento costante, disturbi cognitivi e comportamentali, perdita dell’udito parziale o totale, problemi di coordinazione e funzionalità compromessa del linguaggio.
Sebbene le probabilità di contrarre la meningite batterica o l’infezione da meningococco siano relativamente piccole, è comunque necessario essere molto cauti. Assicurarsi di consultare un medico al minimo sospetto o dopo il contatto con una persona malata.