Ludopatia, perché si diventa dipendenti dal gioco?
Perché per alcuni puntare qualche moneta alle slot machines è un passatempo fugace mentre per altri è il primo passo verso l’autodistruzione?
Le cause della ludopatia (che colpisce tra lo 0,1% e il 5,8% della popolazione mondiale – Calado&Griffiths 2016), non sono ancora note ma sono stati individuati alcuni fattori di rischio che predispongono a questa dipendenza:
- Fattori genetici, fisiologici, neurobiologici e ambientali: anamnesi di ludopatia patologica in famiglia o disturbo da uso di alcol nei parenti di primo grado;
- Quando il gioco comincia nella prima infanzia o nell’adolescenza;
- Disturbi psichiatrici: disturbo antisociale della personalità, disturbo depressivo, disturbo bipolare, disturbo da uso di sostanze (alcol, soprattutto).
- Anagrafica e sesso: il gioco d’azzardo è più comune nei giovani e nelle persone di mezza età. Inoltre, la ludopatia è più frequente negli uomini rispetto alle donne che, però, cominciano a giocare più tardi nella vita e possono soffrire di dipendenza più velocemente.
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Inoltre, c’è un legame tra il livello del reddito e la dipendenza dal gioco d’azzardo. Le persone con risorse economiche più basse sono quelle che hanno un rischio maggiore di ammalarsi di ludopatia perché hanno bisogno di più denaro per le necessità quotidiane. Lo stesso vale per le persone che vivono o hanno vissuto in contesti familiari, scolastici e professionali complessi. Tuttavia, anche se il fattore economico e l’estrazione familiare hanno un ruolo significativo, la ludopatia è presente in tutti gli ambienti sociali.
Alcuni studi hanno, inoltre, osservato nelle persone colpite dalla ludopatia uno squilibrio dei neurotrasmettitori, sostanze chimiche del cervello, che possono renderle più vulnerabili alla dipendenza.
Ad esempio, come riportato sul sito dell’Universidad Internacional de Valencia, i livelli di norepinefrina sono risultati più bassi in alcuni giocatori patologici. Si tratta di un neurotrasmettitore che aumenta in situazioni di stress o di forti emozioni: quindi, i ludopatici compensano questi bassi livelli attraverso il gioco d’azzardo.
Infine, non vanno ignorate situazioni particolari in cui il gioco d’azzardo patologico può manifestarsi come un effetto collaterale del trattamento farmacologico, come accade in molti affetti dal morbo di Parkinson e dalla sindrome delle gambe senza riposo che assumono antagonisti della dopamina.
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