Luciana Littizzetto in ospedale, cos’è la pancreatite acuta?

La pancreatite acuta è un'infiammazione a carico del pancreas a esordio improvviso la cui causa più comune è la calcolosi biliare.

E’ finita in ospedale il 4 febbraio scorso per una pancreatite acuta Luciana Littizzetto, conduttrice, comica e ospite fissa del programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. In collegamento telefonico dall’ospedale torinese di Gradenigo, Lucianina, come viene affettuosamente chiamata, ha rassicurato i fan sulle sue condizioni di salute spiegando anche le ragioni della sua assenza dalla puntata di domenica, come aveva fatto poco prima con un post sulla pagina Instagram della trasmissione.

Cosa ha detto Littizzetto

“Non sono caduta questa volta, ma mi mancava una permanenza in ospedale. Niente, martedì mi sono sentita male, sono corsa al pronto soccorso: è una pancreatite acuta”. E ancora: “Sono qua, sono viva e voglio ringraziare i medici, quelli che lavorano tutto il giorno nel reparto, coloro che lavorano di notte. Abbiamo una ricchezza, la sanità pubblica, non buttiamola via. Proteggiamola”.

Ha rassicurato i fan ironizzando

Littizzetto ha concluso: “Ora sto bene, i valori stanno scendendo, ma bisogna fare attenzione. Io ho la soglia del dolore alta e ho aspettato un po’ a farmi vedere, aspettando che passasse. Con questo malanno bisogna fare attenzione: bisogna lasciare quieto il pancreas e stare a digiuno. Stasera colpo di scena mi hanno dato passato di verdure e pollo bollito”. Il personaggio televisivo non ha rinunciato comunque alla sua verve comica: “Mi hanno anche un po’ drogato e mi sono trovata bene”.

Cos’è la pancreatite acuta

Come si legge sul sito di Humanitas, la pancreatite acuta è un’infiammazione a carico del pancreas a esordio improvviso la cui causa più comune è la calcolosi biliare. La pancreatite acuta può essere di tipo lieve o severa e si manifesta con dolore di forte intensità a livello dell’addome.

Le cause

La pancreatite insorge più frequentemente in seguito a una calcolosi biliare, patologia che colpisce più di frequente le donne. Anche l’alcolismo, che coinvolge più maggiormente gli uomini, è un fattore di rischio che può agevolare l’insorgenza della pancreatite.

Alcune anomalie anatomiche del pancreas, tumori, aumento dei trigliceridi nel sangue o l’assunzione di alcuni farmaci possono causare la comparsa della malattia.

La pancreatite acuta può anche essere una complicanza di manovre endoscopiche sul pancreas.

I sintomi

La pancreatite acuta si manifesta più frequentemente con un forte dolore addominale che spesso si associa a nausea, vomito e febbre. Nelle forme più lievi di pancreatite i sintomi possono regredire rapidamente, mentre in quelle più gravi possono evolvere in setticemia, shock, insufficienza renale e respiratoria.

Leggi anche: Neuropatia: cause, tipologia, sintomi e diagnosi

La diagnosi

Grazie agli esami del sangue è possibile verificare se i valori di alcuni enzimi (amilasi e lipasi) hanno subito un aumento; il pancreas produce fisiologicamente questi enzimi, ma se il tessuto pancreatico è danneggiato queste sostanze passano nel circolo sanguigno e ne vengono pertanto registrati i valori aumentati nel sangue.

È importante che lo specialista riconosca tempestivamente le forme severe di pancreatite acuta perché in questi casi occorrerà intervenire sul paziente in maniera mirata e immediata.

Altri esami del sangue e la Tac dell’addome, eseguita con mezzo di contrasto, consentono di distinguere in fase di diagnosi le forme lievi da quelle più gravi che necessitano di un trattamento specifico.

Grazie all’ecografia è possibile verificare la presenza di calcoli biliari, che sono la causa più frequente della pancreatite.

Come si cura la pancreatite acuta?

Sono rari i casi di pancreatite acuta in cui è necessario intervenire chirurgicamente e con urgenza. Se a causare la patologia sono i calcoli biliari, il paziente sarà sottoposto a un intervento di colecistectomia (asportazione della colecisti), in genere eseguito in laparoscopia.

Il trattamento per pancreatite acuta prevede inizialmente digiuno e somministrazione endovenosa di liquidi ed elettroliti. Ai pazienti affetti da forme più gravi si prescriveranno anche farmaci ad azione antiproteasica e antibiotici.

Le forme lievi (circa il 90% del totale) si risolvono solitamente in 7-15 giorni, senza lasciare traccia. Le forme più severe invece, che possono necessitare di differenti interventi chirurgici, registrano una mortalità del 10-20%. In questi casi gli interventi chirurgici sono molto difficili e puntano a drenare gli ascessi intraddominali che si formano nel pancreas e il tessuto pancreatico infetto e necrotico.

L’importanza della prevenzione

La prevenzione della pancreatite si basa su uno stile di vita sano e sulla gestione dei fattori di rischio. Ecco alcune strategie efficaci: evitare l’abuso di alcol; seguire una dieta sana; mantenere un peso corporeo sano (l’obesità è un fattore di rischio per i calcoli biliari, che possono scatenare la pancreatite, seguire una dieta equilibrata e fare esercizio fisico regolare aiuta a mantenere un peso adeguato); controllare i calcoli biliari (che sono una comune causa di pancreatite monitorando la salute della cistifellea); evitare il fumo (smettere di fumare riduce l’infiammazione); assumere farmaci con cautela (consultare un medico se si tratta di farmaci a lungo termine); mantenere un buon controllo metabolico (se si soffre di diabete, ipertrigliceridemia o ipertensione, è fondamentale tenere sotto controllo questi fattori con dieta, esercizio e farmaci prescritti).

Iscriviti gratis ai nostri canali per non perdere nessun nostro post!

Telegram: iscriviti qui
WhatsApp
: iscriviti qui

Articoli correlati