Listeria nel vitello tonnato, Ministero della Salute ritira prodotto
Il Ministero della Salute ha segnalato il ritiro di un prodotto alimentare contaminato dal batterio Listeria monocytogenes.
Il prodotto in questione è un lotto di vitello tonnato a marchio Gastronomia D’Italia della La Sorgente Srl con sede a Pessano Con Bornago (MI) in via A. Moro n° 6. L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul sito del ministero della Salute.
Il lotto interessato al richiamo è il numero 18048 relativo alla confezione del peso di 230 grammi con data di scadenza 24 e 26/11/18. Il richiamo è stato trasmesso alle aziende per la divulgazione ai consumatori mediante affissione.
Il batterio, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, è particolarmente patogeno e la raccomandazione è chiaramente quella di evitare il consumo del prodotto e, nel caso fosse stato acquistato e non consumato, i clienti possono riportarlo al punto vendita e ricevere il rimborso.
L’infezione da Listeria monocytogenes si presenta principalmente con sintomi a carico del sistema gastrointestinale. Il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica, anche se la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o può presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata.
La listeriosi – secondo quanto riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità – può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica. Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale con febbre e altri sintomi non specifici, come la fatica e dolori.
Tuttavia, le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto (morte fetale, aborto, parto prematuro, o listeriosi congenita). In adulti immuno-compromesse e anziani, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie. Data la sua natura batterica, il trattamento della malattia passa attraverso una terapia antibiotica, sia per gli adulti che per i bambini.
Una cura antibiotica somministrata precocemente a una donna incinta può prevenire la trasmissione della malattia al feto.