Leucoplachia: cos’è, sintomi, cause e trattamento
La leucoplachia coincide con la comparsa di placche o palline bianche sulla lingua e talvolta all’interno delle guance o delle gengive.
Succede a causa dell’ispessimento dello strato superficiale di cheratina della lingua e non provoca dolore, bruciore o prurito. Inoltre, non è possibile rimuovere le placche a casa, quindi è importante consultare un dentista.
La causa principale della leucoplachia è l’uso frequente delle sigarette ma può essere provocata anche dall’uso di sostanze irritanti, come ad esempio l’assunzione frequente di bevande alcoliche.
La leucoplachia è una situazione potenzialmente maligna e, pertanto, è importante consultare il dentista per avviare il trattamento appropriato ed eseguire una biopsia per escludere altre malattie.
Sintomi principali
I principali sintomi della leucoplachia:
- Placche bianche sulla lingua, sulle guance o sulle gengive;
- Macchie in bocca che non possono essere rimosse con lo spazzolino;
- Aree spesse o dure nella bocca, specialmente nella sede di placche/macchie;
- Macchie che raramente causano dolore o fastidio.
Nel caso della leucoplachia pelosa, è anche comune che le placche sembrino avere piccoli peli o pieghe, che si sviluppano principalmente sui lati della lingua.
Un altro sintomo raro è la comparsa di piccoli punti rossi sopra le macchie bianche, che di solito indicano l’esistenza di un cancro ma che devono essere valutati da un medico per confermare il sospetto.
Come confermare la diagnosi
In presenza di segni e sintomi di leucoplachia, è importante che venga consultato il dentista per valutare le placche e le macchie ed è anche importante tenere conto della storia clinica della persona.
Di solito è consigliato eseguire una biopsia di un piccolo campione della placca in modo da poter escludere altre condizioni e valutare se la lesione sia maligna o benigna e, in caso di benignità, se esiste il rischio di trasformazione in maligna.
Sei su Telegram? Segui le notizie di SaluteLab.it sul nostro canale! Iscriviti, cliccando qui!
Cosa può causare la leucoplachia
La causa specifica di questa condizione non è ancora del tutto nota, tuttavia, l’irritazione cronica della mucosa della bocca, causata principalmente dall’uso di sigarette, sembra esserne la causa principale.
Altri fattori:
- Consumo di bevande alcoliche;
- Uso di tabacco da masticare;
- Denti rotti che sfregano contro la guancia;
- Uso di dentiere di dimensioni sbagliate o inadeguate.
Sebbene sia più raro, esiste ancora la leucoplachia pelosa causata dall’infezione dal virus Epstein-Barr. La presenza di questo virus nel corpo è relativamente comune, tuttavia, è dormiente dal sistema immunitario e non provoca sintomi. Tuttavia, quando il sistema immunitario è indebolito da una malattia come l’AIDS o il cancro, possono svilupparsi sintomi e può manifestarsi la leucoplachia.
Come si fa il trattamento
Il trattamento per la leucoplachia orale dovrebbe essere indicato dal dentista in base alle caratteristiche delle placche e delle macchie e alle cause. Pertanto, nei casi in cui la leucoplachia è correlata a un virus, può essere indicato l’uso di farmaci antivirali ed è fondamentale eseguire il trattamento come indicato dal dentista per evitare che le placche si formino nuovamente. In alcuni casi può essere consigliato anche l’utilizzo di farmaci da applicare direttamente sulle placche.
In caso di sospetto cancro orale, il dentista può consigliare l’intervento chirurgico, la chemioterapia o una terapia mirata in base allo stato di salute generale della persona e alla gravità della leucoplachia.
LEGGI ANCHE: Quali malattie possono portare le mosche?