Le sigarette elettroniche associate alle malattie cardiache? Ecco cosa dice uno studio
Chi usa le sigarette elettroniche soffre di più di malattie cardiache rispetto a chi nonle usa, secondo uno studio preliminare presentato giovedì scorso, 7 marzo, negli Stati Uniti ma che non stabilisce un nesso di causa-effetto.
Ora, le sigarette elettroniche non contengono molte delle sostanze cancerogene presenti nelle sigarette ma i ricercatori e gli esperti di salute mettono in discussione le possibili conseguenze del riscaldamento ad alta temperatura dei prodotti contenuti nelle cartucce liquide, al di là dei noti poteri additivi della nicotina.
Nello studio in oggetto, che sarà presentato la prossima settimana in una riunione dell’American College of Cardiology, i ricercatori hanno utilizzato i questionari somministrati a quasi 100mile persone dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) nel 2014, 2016 e 2017.
Il tasso degli attacchi cardiaci è stato del 34% più alto nei ‘vaper’ rispetto ai ‘non-vaper’, corretto dai fattori di rischio per età, sesso, indice di massa corporea, colesterolo, pressione arteriosa storia di fumo.
Per quanto concerne le malattie arteriose, l’aumento è stato del 25% e, per la depressione e l’ansia, del 55%.
“Fino ad ora, sapevamo poco circa eventi cardiovascolari legati all’uso delle sigarette elettroniche“, ha affermato il dottor Mohinder Vindhyal, professore all’Università del Kansas e autore principale dello studio. “Questi dati devono rappresentare un segnale di allarme e stimolare azioni e la consapevolezza del pericolo delle sigarette elettroniche“.
I dati hanno mostrato anche che il rischio per i fumatori di tabacco, rispetto ai non fumatori, è stato ancora più alto.
Questi tipi di studi sono puramente osservazionali e non dimostrano che le sigarette elettroniche innescano le malattie cardiovascolari. I ricercatori, infatti, non hanno avanzato alcun meccanismo biologico. Per raggiungere questo obiettivo, saranno necessari ulteriori studi.