Le nuove frontiere della risonanza magnetica, tra sicurezza e diagnostica
Le innovazioni tecnologiche nel campo della risonanza magnetica, tra sicurezza e diagnostica. Sarà il tema di un evento scientifico che si svolgerà il venerdì 15 e sabato 16 marzo, nell’aula conferenze del Dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo.
Il congresso, dal titolo “Metodiche avanzate e sicurezza in risonanza magnetica ad alto campo”, prevede sette relazioni svolte da diversi esperti, che illustreranno ai partecipanti, in un contesto multidisciplinare, le potenzialità delle apparecchiature di risonanza magnetica ad alto campo e, in parallelo, le maggiori responsabilità che ne derivano per la tutela delle persone esposte.
Responsabili scientifici dell’evento sono Fabio Trombetta, presidente della Scuola Siciliana di Formazione Superiore di Radioprotezione “Silvia Mascolino” e Alessandro Schiavello, dirigente medico dell’Unità operativa di Radiodiagnostica del Dipartimento oncologico “La Maddalena”. Venerdì si parlerà di norme tecniche, procedure e modelli organizzativi, in particolare per i soggetti portatori di dispositivi; approfondimenti, poi, saranno dedicati alle metodiche avanzate nell’ambito delle neuroscienze e alle valutazioni del rischio conformi alle direttive europee. Sabato, infine, spazio a relazioni sulla terapia chirurgica trans-cranica non invasiva, mediante ultrasuoni focalizzati guidati da risonanza magnetica per il trattamento di disordini neurologici. Si parlerà, inoltre, dei risultati clinici e delle prospettive future di questa terapia.
“I tomografi a risonanza magnetica – spiega Fabio Trombetta – stanno acquisendo una diffusione straordinariamente crescente in tanti contesti, dalla diagnostica clinica propriamente detta, alla ricerca ma anche come metodica di imaging per terapie avanzate. Alla base di ciò vi è sicuramente un’attenzione peculiare verso la ricerca di base, in cui lo sviluppo di sequenze e di bobine innovative costituisce un momento fondamentale per venire incontro alle esigenze cliniche. In parallelo, emerge la necessità di un’attenzione crescente verso un sistema soddisfacente di sicurezza verso le ‘persone esposte’, lavoratori e pazienti, motivata non solo dall’entrata in vigore di nuovi standard e nuovi sistemi di protezione, ma soprattutto da una crescente sensibilità di operatori e risk manager verso valutazioni più accurate e affidabili, anche di concerto con i responsabili della sicurezza”.
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