Le donne con il diabete più a rischio di ictus e malattie al cuore
Il diabete di tipo 2 in Italia affligge quasi 5 milioni di persone ma la malattia non ha gli stessi effetti su uomini e donne.
Cesare Berra, direttore del Dipartimento endocrinologo-metabolico del Gruppo MultiMedica di Milano, in vista della Giornata mondiale dedicata alla malattia, che si celebra il 14 novembre, ha affermato:
“Le donne diabetiche hanno un rischio di sviluppare una malattia coronarica maggiore del 44% rispetto agli uomini. Nelle donne è maggiore anche il rischio di incorrere un ictus: 2,28 nel genere femminile e di 1,83 negli uomini. In particolare questo evento avverso emerge con frequenza in una popolazione molto ben definita, quale quella delle donne in età adulta tra i 35 e i 54 anni“.
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I primi studi a supporto di questa tesi sono stati pubblicati già nel 2014, quando un’importante metanalisi aveva comparato quasi 900mila soggetti tra i 20 e i 100 anni affetti da diabete di tipo 2 che erano andati incontro a una malattia cardiovascolare.
A questo sono poi seguiti altri studi pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche. Anche alcuni lavori italiani sono molto significativi, sottolinea l’esperto in una nota. L’elemento comune che evidenziano è la necessità di una maggiore attenzione al rischio di complicanze associate al diabete nelle donne.
Sulle cause, invece, ancora non ci sono certezze: molto probabilmente ciò è dovuto a cofattori come la dislipidemia o l’ipertensione, che nella donna hanno un ruolo più incisivo.
C’è poi un elemento culturale, ossia una minor attenzione nel monitorare gli effetti del diabete nella donna rispetto all’uomo, sostiene l’esperto. L’ipotesi prevalente fino a poco tempo fa, infatti, era che la donna nella fase precedente alla menopausa fosse quasi protetta dagli ormoni: sulla base di questa convinzione, è stata limitata la presenza di donne nei grandi studi clinici, riferisce il Gruppo MultiMedica.
La prevenzione resta un punto cardine nella lotta al diabete e passa per alcuni punti fondamentali: un corretto stile di vita, contrassegnato da una dieta equilibrata e da una regolare attività fisica, ma soprattutto da un’assenza di fumo, in particolare di sigaretta. “In chi è diabetico – ha evidenziato Cesare Berra – il fumo provoca il rischio di sviluppo di malattie aterosclerotiche dei piccoli vasi”.
Fonte: Adnkronos
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