Lavorare come infermiere libero professionista: opportunità e requisiti
Al giorno d’oggi sono sempre di più gli infermieri che una volta conseguita la laurea ed ottenuta l’abilitazione scelgono la strada della libera professione anziché farsi assumere da una struttura in particolare. Si tratta infatti di un’opzione che offre molti più vantaggi e che dunque vale effettivamente la pena prendere in considerazione. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le opportunità per gli infermieri che scelgono di lavorare in libera professione e che requisiti è necessario possedere.
Lavorare come infermiere freelance: le opportunità
Operare come infermiere libero professionista consente di avere maggiori opportunità e vantaggi: è per questo motivo che al giorno d’oggi sono sempre di più coloro che scelgono questa strada.
Innanzitutto, un infermiere freelance ha la possibilità di lavorare in diverse strutture: non solo ospedali pubblici ma anche cliniche private, RSA, scuole, centri di riabilitazione, comunità di recupero e via dicendo. Il ventaglio delle opportunità a livello impiegatizio è dunque decisamente più ampio e ne consegue che è anche più semplice trovare un lavoro.
Oltre a questo, bisogna considerare che gli infermieri freelance sono sempre più richiesti anche nel settore della sanità pubblica perché il processo di assunzione è molto più snello e semplificato quando si ha a che fare con un libero professionista.
Infine, non dimentichiamo che un infermiere freelance ha la possibilità di operare in diversi contesti contemporaneamente e di scegliere dunque come impiegare al meglio il proprio tempo. Si può decidere di lavorare full time collaborando con diverse strutture oppure tenersi dei pomeriggi liberi assecondando i propri impegni personali.
Quali requisiti per lavorare come infermiere freelance?
Cosa occorre per lavorare come infermiere freelance? Naturalmente, bisogna aver conseguito la laurea, comprensiva di esame di abilitazione, che consente di iscriversi all’Albo degli infermieri. Per poter operare come libero professionista però è necessario anche aprire Partita IVA e questo è uno step che non conviene sottovalutare.
Al giorno d’oggi infatti è possibile, nel momento dell’apertura della Partita IVA, scegliere regimi fiscali differenti e per iniziare il forfettario si rivela senza dubbio il più vantaggioso. Prevede infatti l’applicazione di un’imposta sostitutiva sul reddito imponibile pari al 5% per i primi 5 anni e al 15% dal sesto anno in poi. Chi aderisce al regime forfettario tuttavia deve rispettare dei limiti di fatturato e non superare la soglia annua di 65.000 euro. Vale dunque la pena affidarsi ad un consulente fiscale per capire quale sia l’opzione migliore nel proprio caso ed avere un quadro completo delle varie possibilità.
Per risparmiare, al posto del classico commercialista conviene affidarsi al nuovo servizio di consulenza fiscale erogato in modalità telematica da Fiscozen. Consente di avere un professionista a disposizione per capire quale sia la soluzione più indicata nel proprio caso e procedere dunque con l’apertura della Partita IVA per infermiere direttamente online. Fiscozen è una piattaforma consigliatissima al giorno d’oggi, in quanto offre pacchetti comprensivi di tutti i servizi utili ai liberi professionisti a tariffe decisamente concorrenziali. Con un servizio di assistenza fiscale telematica come questo è inoltre possibile gestire tutto da remoto, senza essere costretti a recarsi in uno studio fisico.