“L’alimentazione vegana fa male”: ecco perché in Belgio si vuole vietare ai bambini
L’alimentazione vegana è caratterizzata dall’esclusione totale (o quasi) di ogni cibo proveniente dallo sfruttamento degli animali. A differenza dell‘alimentazione vegetariana, poi, sono vietato il miele, il formaggio e le uova.
Ora, l’alimentazione vegana ben organizzata con un controllo medico regolare non porta necessariamente a delle carenze. Tuttavia, secondo un parere della Royal Academy of Medicine del Belgio, espresso il 16 maggio scorso, questa alimentazione è inadatta per i bambini. Infatti, le privazioni sarebbero così pesanti per un organismo in crescita che infliggere questa dieta ai più giovani sarebbe un crimine.
Secondo il rapporto, il numero di casi di giovani malati gravi o di morte a causa di diete vegane sono in aumento negli ospedali e nelle scuole belghe e asili. Inoltre, si afferma che il vegetarismo può soddisfare i bisogni “a condizione che sia un’alimentazione variae ben bilanciati“. Di contro, la dieta puramente vegana “non è adatta e quindi non raccomandata per i nascituri, i bambini e gli adolescenti così come le donne in gravidanza e in allattamento“.
Gli autori del rapporto hanno riscontrato una carenza nei vegani di vitamina B12, vitamina D, calcio, ferro, zinco e iodio. Di converso, si sottolinea il rischio dell’eccesso di consumo di fibre, a causa dell’evata assunzione di “legumi, cereali, frutta e verdura che possono interferire con l’assorbimento digestivo dei minerali e del ferro“.
Pertanto, sottoporre i più giovani a una dieta vegana richiede uno stretto controllo medico da parte di un pediatra, con regolari esami del sangue per verificare che non si verifichino carenze.
Secondo la Royal Academy of Medicine del Belgio, come riportato da Topsante.com, “è anormale dovere badare a un bambino nato in buona salute” e chiede che venga persino vietato il veganismo ai soggetti più fragili e a rischio.