L’acqua del WC rivela il tenore di vita, lo dice uno studio
Quante cose raccontano di noi! Così tante che, a volte, risulta sorprendente elencarle. Alzi per esempio la mano chi immagina che l’acqua del wc possa rivelare il tenore di vita di chi lo utilizza! Strano? Assolutamente! Eppure è realtà. Scopriamo assieme come mai nelle prossime righe.
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Acqua del wc: lo studio congiunto
A spiegare come mai l’acqua del wc ‘racconta’ di noi ci ha pensato uno studio pubblicato sulla rivista PNAS e condotto da un’equipe della Queensland University e del Norwegian Water Research.
Gli esperti in questione, hanno prelevato con cadenza quotidiana per un lasso di tempo pari a una settimana campioni di acque reflue. Hanno poi incrociato i dati che hanno raccolto con quelli di un censimento simultaneo.
Incrociando le informazioni in merito, hanno messo a confronto la composizione dell’acqua con le specifiche relative allo status economico. Entrando maggiormente nel dettaglio, ricordiamo che si sono basati sull’epidemiologia delle acque reflue per valutare il consumo di specifiche sostanze chimiche, come per esempio alcune droghe illecite.
Gli esperti si sono soffermati anche sui biomarcatori di alcune vitamine, come per esempio quelle del gruppo B. Secondo quanto riportato nello studio, la loro presenza denota una maggior ricchezza della dieta dal punto di vista dei nutrienti. I livelli più alti sono stati riscontrati nei cittadini con una situazione economica migliore.
Un altro aspetto interessante di questo studio riguarda la correlazione tra il consumo di fibre e lo status professionale manageriale. Da non dimenticare è anche il fatto che, mediamente, l’utilizzo di edulcoranti sembra essere apprezzato a prescindere dal tenore di vita.
Cosa dire invece del consumo di sostanze oppiacee? Che sembra essere diviso per fasce di età, eccezion fatta per la morfina. I biomarcatori che denotano il consumo di tabacco risultano invece equamente distribuiti su tutta la popolazione. Concludiamo parlando di quelli relativi al consumo di alcol, correlati alla posizione professionale manageriale, al reddito alto e al fatto di vivere in affitto.
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