La sindrome dell’occhio secco, quali sono i sintomi? Come si cura?
- La sindrome dell’occhio secco è una disfunzione del film lacrimale, la pellicola sottile che circonda l’occhio.
- La sindrome dell’occhio secco può essere classificata in due forme: dislacrimia e ipolacrimia.
- Questa sindrome è una malattia e come tale presenta dei sintomi, dei fattori di rischio e la possibilità di cura individuale.
Sindrome dell’occhio secco: sintomi, fattori di rischio e cura
La sindrome dell’occhio secco viene anche definita disfunzione del film lacrimale e in Italia a soffrirne è il 25% della popolazione ma ad essere colpite sono soprattutto le donne di età superiore ai 45 anni e le donne in menopausa.
Per chi porta le lenti a contatto la percentuale aumenta, il 50% di essi soffre di occhio secco.
Prima di approfondire i sintomi vogliamo soffermarci sul termine ‘film lacrimale’, cos’è?
Si tratta di una pellicola sottile che circonda l’occhio, ricca di sostanze nutritive e protettive: permette una visione piena, i movimenti oculari.
La sindrome dell’occhio secco può essere di due tipi:
1) Dovuta ad un eccessiva evaporazione (dislacrimia) che è la causa dell’86% dell’occhio secco ed è causata da un ostruzione o dal malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre.
2) Dovuta ad una ridotta produzione lacrimale (ipolacrimia), l’umidità oculare viene a mancare perché le ghiandole lacrimali non creano una soluzione acquosa sufficiente.
Quali sono i sintomi?
L’occhio secco determina una serie di sintomi e rientra in una malattia vera e propria:
- fastidio;
- bruciore;
- arrossamento degli occhi;
- alterazione della vista;
- sensazione di corpo estraneo negli occhi;
- fotofobia (sensibilità alla luce);
- dolore (in alcuni casi).
Quelli elencati sono dei sintomi da non sottovalutare perché potrebbero aggravarsi compromettendo lo svolgimento delle attività di vita quotidiana.
I fattori di rischio
Ci sono delle condizioni statisticamente associate alla malattia e che possono concorrere alla sua insorgenza:
- le infiammazioni croniche della superficie anteriore dell’occhio;
- l’età ( si manifesta in età avanzata, soprattutto dopo i 50 anni);
- le congiuntiviti allergiche;
- le blefariti croniche;
- le pregresse infezioni erpetiche (causate cioè da Herpes);
- gli squilibri ormonali (menopausa);
- le malattie metaboliche;
- gli usi ed abusi di cosmetici per gli occhi;
- l’utilizzo di lenti a contatto.
La cura
Per una corretta identificazione della cura è importante che la diagnosi venga posta dal medico oculista tramite dei test affidabili. Lo specialista andrà ad identificare il sostituto lacrimale (lacrime artificiali) adatte al singolo paziente.