Ipertrofia prostatica: che cos’è e a che cosa serve la tecnica Rezum
La tecnica Rexum è un intervento mini invasivo innovativo e altamente efficace a cui si ricorre allo scopo di contrastare l’ipertrofia prostatica benigna. Sviluppata negli Stati Uniti, dal 2017 è presente in Europa. Ce ne parla il dottor Andrea Cocci, urologo e andrologo.
Come si svolge la tecnica Rezum?
Per questo intervento c’è bisogno unicamente di un’anestesia locale o di una sedazione. Stiamo parlando di una soluzione alternativa rispetto agli interventi chirurgici che richiedono la rimozione della prostata. Grazie a questa tecnica, si utilizza l’energia naturale che è accumulata dentro poche gocce di acqua e che permette di eliminare il tessuto prostatico in eccesso che è causa dei sintomi urinari. Non è esagerato parlare, a proposito della tecnica Rezum, di una piccola grande rivoluzione in ambito medico, grazie a cui si possono ottenere risultati eccellenti nel giro di breve tempo. Per altro, non servono periodi di degenza particolarmente lunghi e basta una minima attesa per poter tornare alla vita quotidiana e alle attività di tutti i giorni.
In termini pratici, in che cosa consiste l’intervento?
Si inietta all’interno dell’adenoma prostatico del vapore acqueo, per poi provare la coagulazione conseguente. Infatti nell’uretra si inserisce uno specifico citoscopio, ed è grazie a un ago polifinestrato che il vapore acqueo può essere somministrato all’interno dei lobi prostatici. Per questa operazione possono essere necessari diversi tipi di anestesia: o quella locale abbinata a una leggera sedazione o quella generale spinale). Si opera in regime di one day surgery o di day hospital (nel primo caso è prevista una notte di pernottamento); la durata dell’intervento è di 10 minuti, e al termine viene applicato un catetere vescicale.
Quali sono le conseguenze per l’organismo?
Attraverso il trattamento Rezum, il fluido nella zona trattata si riscalda in maniera omogenea; di conseguenza, i confini anatomici della capsula prostatica non vengono superati. Dopo uno o due mesi, si ritrae il tessuto adenomatoso e si allarga l’uretra; così la sintomatologia ostruttiva risulta notevolmente migliorata. Con il Rezum è possibile ridurre il volume della prostata. La tecnica è tanto efficiente quanto semplice, con vantaggi che durano parecchi anni. Il Rezum ha la capacità di prevenire la ricrescita di un adenoma residuo o di un nuovo adenoma, cosa che non può avvenire con nessun altro tipo di intervento, sia esso endoscopico o chirurgico. Per di più, si può beneficiare di un recupero funzionale molto veloce e completo. L’intervento ha un impatto minimo sul paziente; c’è bisogno solo di una profilassi antibiotica, come avviene per qualunque procedura endoscopica, mentre dopo l’intervento vengono applicati degli antinfiammatori topici.
Che benefici derivano dalla scelta di questo trattamento?
In primo luogo non è necessario alcun trattamento. L’intervento dura poco e può essere eseguito in regime di day hospital, in virtù di una procedura che è solo minimamente invasiva. I risultati durano a lungo nel tempo e la funzione sessuale viene preservata; in 4 casi su 5, la funzione eiaculatoria non viene compromessa. È possibile ripetere la procedura anche più volte, a seconda della conformazione e del volume della prostata. Già pochi giorni dopo il trattamento i pazienti si rendono conto di aver meno bisogno di dover alzarsi di notte per assecondare lo stimolo della minzione.
Il dottor Andrea Cocci, esperto di urologia e andrologia
Il trattamento del tumore prostata, dei disturbi sessuali e della disfunzione erettile è alla base del lavoro del dottor Andrea Cocci, andrologo e urologo specializzato in chirurgia robotica e ricostruttiva. Il dottor Cocci riceve nei suoi studi di Milano e di Firenze, garantendo professionalità e competenza, ma anche cordialità e massima disponibilità all’ascolto.