Infarto digestivo: cos’è, cause, sintomi e diagnosi
L’infarto digestivo è un ictus dell’intestino. Si sviluppa a causa del blocco di un’arteria o di una vena che irriga l’intestino per via di un coagulo di sangue o di un ateroma (un deposito di grasso).
Questa condizione è meno comune di quella del cuore ma colpisce nella sola Francia ogni anno 15mila persone.
Le persone più esposte sono quelle già a rischio di malattie cardiovascolari (pressione alta, fumo, colesterolo alto…)
Infarto digestivo: quali sono i sintomi?
L’infarto digestivo può essere improvviso: in questo caso provoca dolori addominali intensi, vomito, pallore e shock. Si tratta di un’emergenza medica.
Quando l’ostruzione è progressiva, i sintomi sono più insidiosi. Il dolore allo stomaco appare ricorrentemente dopo i pasti, durante la digestione, quando l’intestino riceve un afflusso di sangue. Questi dolori possono essere accompagnati da nausea, vomito e diarrea. Si può anche osservare un gonfiore della pancia e una leggera febbre.
Infarto digestivo: quale diagnosi?
Come ricordato su Futura-Sciences.com, solo una TAC o una risonanza magnetica potenziata dal contrasto possono visualizzare un’ostruzione dell’arteria addominale. Quando la diagnosi arriva troppo tardi, l’infarto digestivo è letale al 90%. Ciò perché, essendo privato dell’ossigeno, l’intestino diventa necrotico e il paziente muore per un’infezione generalizzata.
L’unico trattamento possibile è la rimozione della parte necrotica con conseguente installazione di una sacca per raccogliere le feci.