Il wasabi fa male alla salute?
Il wasabi fa male? La pianta in questione, appartenente alla famiglia delle Brassicacee e protagonista piccante di moltissimi piatti della cucina giapponese, è al centro di diversi interrogativi.
Se sei qui, significa che vuoi sapere se fa male o no. Nelle prossime righe di questo articolo, cercheremo di rispondere alla domanda.
Come sempre, l’invito è quello di contattare il tuo medico curante e un dietologo specializzato prima di modificare in qualsiasi modo la tua routine alimentare.
I benefici del wasabi
La prima cosa che ci teniamo a sottolineare è che no, il wasabi non fa male (a meno che non ci siano delle diagnosi di allergia). Un aspetto importante da ricordare è però il fatto che, dal momento che la pianta costa molto e non è semplice da coltivare, in alcuni locali propongono mix di rafano, coloranti e altri additivi.
Chiarita questa doverosa premessa, facciamo presente che il wasabi è caratterizzato da benefici molto interessanti per la salute.
Il principale è legato alla presenza degli isotiocianati. Composti responsabili del sapore piccante del wasabi, si contraddistinguono per una notevole efficacia antitumorale.
Tra i vari isotiocianati presenti nel wasabi è doveroso citare la sinigrina, nota per le sue proprietà antibatteriche e per la capacità di ridurre cellulite e ritenzione idrica.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i benefici del wasabi. Oltre a quelli ricordati nelle righe precedenti, citiamo la presenza di vitamina C, nutriente noto per i suoi effetti antiossidanti e per il ruolo di supporto al sistema immunitario.
L’assunzione di vitamina C è notoriamente consigliata per massimizzare l’assimilazione del ferro di origine vegetale.
Il wasabi contiene altresì vitamina A, anch’essa caratterizzata da importanti benefici antiossidanti, così come vitamine del gruppo B, note per la loro capacità di migliorare il metabolismo cellulare.
I benefici del wasabi non finiscono certo qui! Da non dimenticare, infatti, è il suo essere una buona fonte di minerali come il sodio, il potassio, il magnesio, il ferro e lo zinco.
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Una pianta estremamente costosa
La pianta del wasabi non è solo ricca di benefici: è anche molto costosa. Come ricordato in questo articolo del magazine Esquire, per avviare un campo ci possono volere oltre 700mila dollari.
Ecco perché, tranne in casi molto rari, i ristoranti, soprattutto gli all you can eat che devono mantenere il prezzo entro una determinata soglia, propongono il cren, radice conosciuta anche come rafano di Spagna e avente, dal punto di vista del gusto, peculiarità affini a quelle del wasabi.
Se si ha intenzione di gustare quello autentico, la cosa migliore da fare è recarsi in Giappone o farsi trovare pronti a spendere ben più di 25/30 euro per una cena o un pranzo con la possibilità di ordinare portate illimitate.
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