Il vaccino anti Covid-19 ci farà tornare alla normalità?

Molti i pensieri che si apprestano a sperare nell’immissione in commercio del vaccino anti Covid-19 ma poche le risposte su cosa succederà dopo: si ritornerà alla ‘vecchia’ normalità?

Abituarsi per lungo tempo alla paura del contagio in pubblico e alle misure di precauzione potrebbe avere delle ripercussioni successive? Una riflessione che merita di essere condotta a partire dalla comprensione di cos’è un vaccino.

Un passato che ritornerà in futuro? Il vaccino

Si chiacchiera molto tra i tavolini dei bar e dei ristoranti, adesso sottomessi a nuove restrizioni, su come cambieranno le cose quando un vaccino anti Covid-19 sarà finalmente disponibile.

Le risposte sono dicotomiche: il vaccino farà ritornare alla ‘normalità’ permettendo al sistema economico di riprendersi di nuovo, il vaccino non sarà la soluzione finale alla ripresa della socialità senza timori e dell’economia.

Di certo sono molti i fattori da scovare per essere analizzati. Cos’è un vaccino?

Tramite un vaccino il nostro sistema immunitario si trova esposto agli antigeni che derivano da parti inattivate di virus o batteri.

Cosa succede allora? Con questo meccanismo s’innesca una risposta immunitaria, vengono prodotti gli anticorpi che verranno liberati quando i patogeni attaccheranno il corpo.

Sono i vaccini a preparare la ‘battaglia’ tra antigene e anticorpo, a preparare il ‘terreno di guerra’ per il giorno in cui ce ne sarà bisogno.

Ricordiamo che il vaiolo è stato debellato proprio tramite la vaccinazione diffusa.

Ritornando allo scenario attuale, la corsa verso la preparazione del vaccino anti Covid-19 è senza precedenti. La fretta nel trovare la ‘soluzione’ a questa pandemia che sembra irrefrenabile.

Allo stato attuale sono in corso 11 studi clinici di fase 3 (l’ultima prima dell’immissione in commercio) che esaminano la sicurezza dei potenziali vaccini anti SARS-CoV-2.

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno dichiarato che l’approvazione in emergenza di un vaccino si dimostrerà del 50% più efficace di un placebo (sostanza senza effetto terapeutico) nel prevenire il Covid-19.

Durante il primo periodo di vaccinazione sarà data la priorità alle categorie più a rischio nel contrarre il nuovo Coronavirus.

D’altro canto, questo panorama si scontra anche con i no-vax, mettendo in dubbio l’efficacia e la ‘bontà’ dei vaccini. Un problema di ‘esitazione’, come ha dichiarato l’OMS.

Se ci sarà chi si vaccinerà e chi no, si potrà raggiungere un’immunità di gregge? Nel mondo ideale tutti dovrebbero essere vaccinati per arrivare a questo obiettivo poiché l’esposizione incontrollata potrà provocare molte morti e disabilità.

Uno scenario che cambierà il presente? Il Covid-19 sarà debellato?

Le nostre vite sono state stravolte dal Covid-19, sono cambiate le abitudini, sono aumentati i disturbi anche livello psichico, lo stress e le preoccupazioni per un possibile contagio incombente che potrebbe ‘colpire’ anche i propri cari più anziani.

Terapie intensive che sembrano essere nuovamente popolate, uno scenario difficile da decifrare e forse da arrestare se non con l’accesso ad un vaccino sicuro.

E nonostante ciò, cambieranno le abitudini? Si ritornerà davvero alla normalità oppure si vivrà con la paura del contatto con l’altro mantenendo distanza e mascherina?

L’altro sarà visto come il diverso? Forse non si vorrà più tornare in ufficio perché abituati allo smart working?

Le risposte si troveranno nel momento che si preannuncerà lo scenario descritto, una certezza chiara, secondo gli studi di esperti, è che l’economia si riprenderà solamente con adeguate misure di sanità pubblica.

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