Il ritmo della tua camminata può predire la tua data di morte? Lo studio
Le abitudini quotidiane possono essere un indicatore dello stato della nostra salute e anche della longevità della nostra vita. Questo studio ha esaminato la connessione tra il ritmo della tua camminata e la durata della tua vita.
Gli esperti di dieta e stile di vita consigliano alle persone di camminare non solo per i suoi benefici fisici ma anche perché ha un effetto positivo sulla salute mentale.
Ci sono, però, alcune persone che preferiscono prendersi il loro tempo mentre camminano per le strade, mentre ad altri piace correre. La velocità con cui cammini può essere influenzata anche dall’ambiente in cui ti trovi. Coloro che vivono in una metropoli dal ritmo frenetico possono essere abituati al trambusto della città, il che significa che devono essere veloci per orientarsi tra la folla e raggiungere i luoghi in tempo. Mentre chi vive in luoghi più tranquilli ha la capacità di prendersi il proprio tempo.
Tuttavia, c’è uno studio che suggerisce che la velocità con cui cammini potrebbe predire quando morirai. Ecco i dettagli della ricerca.
Un articolo pubblicato su PubMed da Joseph Henson e altri, ha studiato i dati di 391.744 partecipanti nel Regno Unito raccolti dalla UK Biobank tra il 2006 e il 2010, con dati di follow-up raccolti nel 2021, con un’età media dei partecipanti di 57 anni.
I ricercatori hanno scoperto che è possibile stabilire collegamenti tra la velocità con cui le persone camminano lentamente o velocemente, la possibilità che sviluppino malattie (non trasmissibili) come il cancro e problemi cardiaci, e la durata della loro vita.
I partecipanti allo studio sono stati classificati come camminatori veloci, lenti o medi, dove la camminata lenta è inferiore a 3 miglia orarie, il ritmo medio è di 3-4 miglia orarie mentre un camminatore veloce va più veloce di 4 miglia orarie.
Come camminare più velocemente ti aiuta a vivere più a lungo
Il dottor Jonathan Goldney, uno degli autori dello studio, citato dal Daily Star, ha affermato che i ricercatori vogliono incoraggiare le persone a camminare il più velocemente possibile: “Incoraggiamo chi cammina ad aumentare il ritmo ove possibile, poiché ciò potrebbe semplicemente migliorare la loro aspettativa di vita, insieme a numerosi altri benefici derivanti dall’essere fisicamente attivi mostrati da ricerche precedenti”.
A differenza dello studio che ha rivelato che fare una media di 6000 passi può migliorare notevolmente la qualità della vita, indipendentemente dalla velocità, questo studio si concentra davvero sulla velocità con cui dovresti camminare.
I dati rivelano che le persone che camminano a ritmo sostenuto, o anche a un ritmo medio, hanno risultati di salute e longevità migliori rispetto a coloro che camminano lentamente. Goldney ha affermato, inoltre che i risultati della ricerca suggeriscono che la velocità di camminata potrebbe persino diventare un fattore predittivo di routine per valutare i rischi di mortalità nella pratica medica per alcune malattie: “Rispetto ai camminatori lenti, sia i camminatori veloci che quelli medi sono associati a tassi più bassi di decessi legati a malattie cardiovascolari, cancro e altre cause. Pertanto, la velocità di camminata potrebbe essere utilizzata nella pratica clinica di routine come indicatore predittivo delle malattie cardiovascolare e, in particolare, la mortalità correlata ad altre cause”.
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