Il Papa dimesso dall’ospedale ma ha perso la voce: quali sono le cause?

Come hanno detto i medici, il Papa dovrà sottoporsi a una riabilitazione mirata al recupero della voce e della capacità di parlare. Cosa è accaduto a Bergoglio? Quali sono le cause?

Papa Francesco è tornato nella sua residenza di Santa Marta ieri, dopo che i medici hanno dichiarato che questo è il luogo migliore per il suo recupero a seguito di un ricovero ospedaliero di cinque settimane per polmonite.

Il Pontefice, 88 anni, è “molto felice” di sapere che la sua salute è migliorata abbastanza da permettergli di lasciare l’Ospedale Gemelli di Roma, ha dichiarato sabato uno dei medici, Sergio Alfieri. Tuttavia, Bergoglio, a cui era stato rimossa parte di un polmone da giovane, dovrà affrontare un periodo di recupero di “almeno due mesi”, ha avvertito Alfieri.

La riabilitazione necessaria e il deficit respiratorio

Come hanno detto i medici, il Papa dovrà sottoporsi a una riabilitazione mirata al recupero della voce e della capacità di parlare. Cosa è accaduto a Bergoglio? Quali sono le cause?

Lo ha spiegato bene, in una intervista al Corriere della Sera, il dottor Marco De Vincentiis, direttore della Clinica di Otorinolaringoiatria della Sapienza, prossimo presidente della Società italiana di otorinolaringoiatria e presidente della Scuola di logopedia.

“Per parlare bisogna avere aria che esce dai polmoni e fa vibrare le corde vocali. L’aria deve arrivare in quantità sufficiente in rapporto al volume della laringe, dove si trovano le corde vocali che nel caso del Pontefice non hanno subito un deficit. L’assenza di voce e la grande fatica nel parlare dipendono invece nel suo caso da un deficit di respirazione importante. Immaginiamo quando alla fine di una corsa intensa non riusciamo a parlare. Succede perché i nostri polmoni non riescono a far fluire l’aria verso la laringe con una certa pressione e a far vibrare le corde vocali”.

A cosa è dovuta l’afonia

Il Papa è stato sottoposto per tre settimane ad ossigenoterapia ad alti flussi, somministrata attraverso dei tubicini inseriti nel naso. Questo può aver contribuito a determinare l’afonia?

De Vincentiis chiarisce: “L’ossigeno asciuga molto le mucose delle corde vocali (che sono un muscolo ricoperto da epitelio) e della laringe anche quando vengono adoperate tutte le accortezze per miscelarlo in modo opportuno, umidificandolo affinché la secchezza venga limitata. Più di tanto però non si riesce a rendere l’ossigeno innocuo. Anche la faringe, l’organo che serve a modulare la voce, tende a asciugarsi”.

La polmonite bilaterale, inoltre, è nemica della voce, perché “indipendentemente dalla causa dell’infezione, batterica o polmonare, l’organismo ne è debilitato. L’aria arriva con difficoltà e le corde vocali funzionano meno”.

Leggi anche: Afasia: sintomi, cause e trattamento

Il graduale recupero

Cosa dovrà fare il Papa adesso, e come si recupera la voce? Lo specialista spiega ancora: “Con l’aiuto del logopedista, un professionista che viene formato con un corso di laurea breve e che conosce a fondo anche i meccanismi della deglutizione. Gli esercizi tendono a far muovere le corde vocali. Il paziente deve reimparare a parlare utilizzando l’aria di cui dispone. Già prima del ricovero il Papa in almeno un paio di udienze pubbliche era stato costretto a sospendere le letture per difficoltà nel far uscire la voce. Lo si vedeva inspirare profondamente prima di leggere, condizionato anche dalla seduta sulla carrozzina”.

I tempi del recupero

Ci si chiede quando Papa Francesco potrà tornare a parlare normalmente. Il dottor De Vincentiis conclude: “Non sappiamo quali siano le reali condizioni del Pontefice. Possono essere necessari anche 20, 30 giorni se non di più. Il Papa dopo 5 settimane di ricovero è molto debilitato. La muscolatura è indebolita, anche quella della respirazione e viene seguito da un riabilitatore di questa funzione”.

Iscriviti gratis ai nostri canali per non perdere nessun nostro post!

Articoli correlati