Idrosadenite Suppurativa: cos’è e come diagnosticarla
L’Idrosadenite Suppurativa è una malattia cronica della pelle che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. In Italia i dati statistici parlano chiaro: circa 600.000 persone sono affette da questa patologia ma si stima possano essere anche di più, seppur in forma più lieve. Per tale ragione è, probabilmente, considerata ancor oggi semisconosciuta.
Tuttavia, si tratta di una patologia estremamente dolorosa e che riguarda la pelle in senso stretto. Si manifesta attraverso la fuoriuscita di piaghe, ascessi, fistole, piccoli noduli e cisti che possono presentarsi generalmente in ogni parte del corpo. Solitamente le zone più predisposte solo quelle ricche di ghiandole sebacee e sudoripare come inguine e ascelle (insomma, zone che hanno più a che fare con la produzione di sudore), ma l’acne inversa (così viene anche chiamata) può presentarsi, altresì, sull’addome, sulla cute dei capelli e sotto il seno.
Una malattia cronica con grande impatto sulla vita
Partendo dal presupposto che si tratta di una malattia dalla quale è difficile guarire ma che si può comunque tenere sotto controllo, l’Idrosadenite Suppurativa produce un grande impatto sulla qualità della vita dell’individuo. Innanzitutto per via della presenza di ascessi, cisti, noduli visibili che producono, il più delle volte, secrezioni anche maleodoranti e non piacevoli da vedere. E poi perché si manifesta molto presto, intorno ai 20-30 anni, coprendo un lungo arco della vita del paziente.
Scoprire le cause può essere fondamentale
Ancora adesso pare molto difficile definire le cause della malattia Idrosadenite Suppurativa. Alcuni siti specializzati sulla salute e le malattie rare, come InversaOnlus, hanno cercato di attuare un excursus completo della patologia, definendo eventuali fattori scatenanti e i metodi per riuscire a diagnosticarla. Posto che l’acne inversa esordisce molto presto e nei 20 anni di età, potrebbero essere gli ormoni a produrre l’insorgere della malattia. Ma anche eventuali anomalie al sistema immunitario. Altrettante ricerche identificano nel fumo o nell’obesità le cause dell’Idrosadenite Suppurativa, ma nulla è stato ancora dimostrato scientificamente. Ciò che è certo è che effettuare delle diagnosi precoci può comunque essere importante per evitare un aggravamento della patologia. Tuttavia si tratta di diagnosi non sempre facili.
Partendo dal presupposto che l’Idrosadenite Suppurativa si manifesta in modalità non tanto dissimili dalla più comune acne, può capitare che possa esser scambiata con questa stessa patologia (in modalità più grave e acuta del previsto) o con una semplice follicolite. Per una diagnosi più precoce, è possibile tenere in considerazione anche il fattore ereditarietà: pare, infatti, che un terzo delle persone affette da acne inversa abbiano ereditato la patologia da un componente della famiglia lontano o vicino già colpito dalla stessa diagnosi in precedenza.
L’acne inversa non è contagiosa ma è sessualmente trasmissibile
La patologia dell’Idrosadenite Suppurativa ha dalla sua il fatto di non essere contagiosa, un po’ come per tutte le forme di acne che si sono diffuse nel corso del tempo. Tuttavia può essere sessualmente trasmissibile in caso di rapporti sessuali non protetti. Per tale ragione è bene comunque fare attenzione.
Esistono rimedi naturali contro l’acne inversa?
Come detto, l’acne inversa è una malattia cronica e da cui attualmente sembra impossibile guarire. Tuttavia si può tentare di tenerla sotto controllo nel corso della propria vita. Solitamente le lesioni precoci vengono trattate attraverso l’uso di antibiotici ma anche estrogeni e retinoidi. Ci sono altresì alcuni trattamenti chirurgici che vengono attuati nei casi estremamente più gravi. Posto che l’Idrosadenite Suppurativa è una malattia che insorge presto e che tende a peggiorare nel corso del tempo, è fondamentale trattare i sintomi molto precocemente e curare ognuno di questi in modo adeguato.
Per quanto concerne l’uso di rimedi naturali, questi non vengono particolarmente consigliati da parte di esperti, in quanto inefficaci nel contrastare la malattia. Sarebbe bene servirsi, quindi, di medicinali appositi in modo tale da contenere il proseguo della patologia nel corso del tempo. Il consiglio, dunque, è di rivolgersi immediatamente a centri specializzati, come consigliato sullo speciale dedicato all’idrosadenite suppurativa del sito Inversa Onlus, già nominato in precedenza.