I sintomi premonitori dell’infarto che spesso ignoriamo
La salute cardiaca è un aspetto fondamentale da considerare quando si parla di benessere. Se si ha intenzione di preservarla, è importante conoscere i sintomi premonitori dell’infarto.
Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, seguici nelle prossime righe e scopri alcune preziosissime informazioni per il tuo benessere e per quello di chi ami.
Cos’è l’infarto
Prima di entrare nel vivo dei sintomi premonitori dell’infarto è il caso di capire un attimo di cosa si parla quando lo si nomina. L’infarto del miocardio è la condizione in cui, come evidenziato dagli esperti del gruppo Humanitas, un coagulo di sangue impedisce il flusso all’interno di un’arteria coronarica.
Questa situazione può avere conseguenze molto serie e, nei casi più gravi, arrivare a danneggiare in maniera grave, fino alla necrosi, il muscolo cardiaco. Dal momento che l’infarto può avere anche esiti fatali, è importante conoscere i sintomi. Vediamo alcuni tra i più frequenti.
Come si manifesta l’infarto
Tra i sintomi tramite cui si manifesta l’infarto è possibile citare l’oppressione a livello del torace, segnale che, generalmente, prosegue per una ventina di minuti. Da non trascurare è anche il dolore che dal petto si estende fino alla spalla. A questi segnali si associa spesso il dolore alla bocca dello stomaco, così come l’insorgenza di episodi di nausea e vomito.
Quando si parla dell’infarto, è necessario fare presente l’esistenza di alcuni sintomi che, purtroppo, vengono spesso sottovalutati. In questo elenco è possibile citare il dolore alla mascella, ma anche quello alle braccia.
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Altri sintomi
Discutere di sintomi premonitori dell’infarto che vengono frequentemente sottovalutati implica il fatto di considerare anche l’indigestione e il dolore al collo. Come sottolineato da un’equipe di ricercatori attiva presso la Yale School of Public Health, che hanno svolto uno studio su un campione di quasi 3000 soggetti ricoverati presso 100 diversi ospedali USA, spesso le donne confondono i sintomi sopra citati con manifestazioni di stress e ansia.
Fattori di rischio
Concludiamo con qualche cenno ai fattori di rischio. Tra questi è possibile citare l’aterosclerosi, così come il colesterolo alto e il sovrappeso. Proseguendo con i fattori di rischio per l’infarto citiamo l’età – gli uomini over 45 e le donne con più di 55 anni sono maggiormente esposti – ma anche il diabete mellito e il fumo.
In questi frangenti, è opportuno sottoporsi a controlli medici frequenti e seguire le indicazioni del professionista per quanto riguarda le modifiche relative allo stile di vita. In tal modo è possibile prevenire complicanze come l’insufficienza cardiaca e le aritmie.
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