I miopi hanno un rischio maggiore di diventare ipovedenti o non vedenti dopo i 60 anni
Secondo uno studio condotto in collaborazione con il Point Vision Center e pubblicato lunedì 23 settembre su Le Parisien, i miopi hanno maggiori probabilità di diventare ipovedenti o non vedenti dopo i 60 anni.
Per arrivare a questa preoccupante conclusione, i ricercatori hanno seguito 200mila miopi e sono stati in grado di osservare che il rischio di complicanze è aumentato del 40% quando il grado di miopia di una persona è aumentata di una diottrie (l’unità di misura per valutare la rilevanza di un difetto ottico).
Quindi, il rischio di degenerazione esiste anche nelle persone con una miopia moderata.
Complessivamente, i ricercatori hanno scoperto che il 25% dei miopi diventa ipovedente o non vedente dopo i 60 anni.
La mancanza di luce naturale
Nel giugno 2018, i ricercatori confermarono l’ipotesi che la mancanza di luce naturale fosse un fattore scatenante nello sviluppo della miopia. Identificarono 161 nuovi geni responsabili dello sviluppo della miopia e la stragrande maggioranza di questi scatena questa malattia oculare quando non ricevono abbastanza luce.
Secondo gli esperti, come riportato su Pourquoidocteur.fr, oggi si assiste all’abbandono della vita all’aperto e si lavora (o si gioca) molto davanti al computer.
La miopia di solito appare durante l’infanzia o l’adolescenza. Quando è lieve o moderata, si evolve fino a circa 25 anni e poi tende a stabilizzarsi. In questo caso, la miopia non supera le -5 a -6 diottrie. Alcune miopie gravi si evolvono invece per tutta la vita e vanno oltre le -6 diottrie (fino a -30 diottrie)