Ha un forte prurito: lo scambiano per eritema ma era qualcos’altro
Marystella Gomez, una ragazza colombiana di 27 anni, ha vissuto un’esperienza straordinaria quando ha scoperto che l’eruzione cutanea pruriginosa, che aveva sviluppato dopo una giornata in spiaggia, era in realtà causata da un parassita noto come anchilostoma o “larva migrante cutanea”.
Un’innocua eruzione cutanea si trasforma in qualcosa di più
Marystella, originaria di Bogotà, stava godendosi una giornata al mare in Colombia quando ha notato delle macchie rosse sulla sua pelle. Inizialmente ha pensato che fosse solo un eritema solare e non ha dato peso alla situazione, ma con il passare del tempo, le macchie sono diventate più evidenti e fastidiose, spingendola a consultarsi con un medico.
La scoperta sconcertante
Dopo aver cercato un primo parere al pronto soccorso, le è stato detto che l’eruzione poteva essere causata da un fungo o un’allergia e le sono stati prescritti farmaci. Tuttavia, non avendo ottenuto risultati, Marystella si è rivolta a un dermatologo per una seconda opinione, ed è qui che ha scoperto la verità sconvolgente.
L’anchilostoma: Un parassita “migrante”
Il dermatologo ha diagnosticato il problema come una larva migrante cutanea, nota anche come anchilostoma. Si tratta di un parassita che può penetrare nella pelle umana e rimanere al suo interno per diverse settimane.
Possibile fonte di infezione
Marystella ha spiegato che il parassita potrebbe essere stato contratto in spiaggia, dove molte persone portano i loro animali domestici e spesso non raccolgono le feci. Il parassita potrebbe essere presente nella sabbia e attaccarsi alle persone attraverso il contatto con la pelle.
La cura e il sollievo
Fortunatamente, il dermatologo ha prescritto farmaci specifici per uccidere il parassita e ora Marystella sta finalmente sperimentando un sollievo progressivo dai sintomi dell’infezione.
Un monito per tutti
La storia di Marystella è un monito per tutti coloro che amano trascorrere del tempo in spiaggia. È importante prestare attenzione alla pulizia e all’igiene, evitando zone potenzialmente contaminate, per proteggersi da possibili infezioni cutanee.
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