Gonfia i palloncini per la festa del bambino e resta paralizzata
Una giovane mamma ha rivelato di avere subito una paralisi dal petto in giù per aver aspirato troppo ossido di diazoto (NOS).
Una giovane mamma britannica ha rivelato di avere subito una paralisi dal petto in giù per aver aspirato troppo ossido di diazoto (NOS).
Olivia Golding, 24 anni, avrebbe soffiato fino a 15 palloncini ogni fine settimana per il figlio di tre anni e ha contratto la malattia di Lictheim, nota anche come degenerazione subacuta combinata del midollo spinale.
Ora la giovane madre si sta allenando per ritornare a camminare e a usare le mani.
Olivia è venuta a conoscenza del problema venerdì scorso, quando si è svegliata incapace di muoversi e ha dovuto chiedere al figlio di prendere il suo telefono così da potere chiamare i soccorsi.
La 24enne è stata ricoverata al Bristol’s Southmead Hospital, dove i test hanno rivelato che la parte superiore del suo midollo spinale era danneggiata.
Olivia ha usato il suo periodo di recupero per mettere in guardia gli altri sui pericoli del NOS. Noto anche con il nome di protossido di azoto, in condizioni standard è un gas incolore, non infiammabile, dall’odore lievemente dolce. È conosciuto anche come gas esilarante per via dei suoi effetti euforizzanti. Trova impiego medico come analgesico e anestetico.
Secondo il referto medico, la paralisi della donna sarebbe da ricollegare all’eccessiva quantità di protossido di azoto inalata mentre preparava i palloncini per la festa del suo piccolo Parker.
La donna ha raccontato di aver sentito come degli aghi sul collo e sulla schiena ma di aver continuato a gonfiare i palloncini, convinta che quell’attività non potesse essere causa del suo disagio.
Si ritiene che la malattia di Lichtheim cominci quando il protossido di azoto affama il corpo della vitamina B12.
La mancanza di vitamina B12 danneggia, infatti, la guaina grassa, proteggendo le fibre nervose nel midollo spinale che controllano il movimento e la sensazione.
[amazon_link asins=’B01AG3V4Q4,B01C131TCQ,B00F8BN896,B002FJW3ZY,B017XY4AXI,B01LYNSNER,B07DWHQCPT,B01N6EMPXO,B075FDD21R’ template=’ProductCarousel’ store=’gianbolab-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ef667340-a45e-11e8-99ec-a9292bd6c664′]
La condizione è trattata con iniezioni di vitamina B12 – che Olivia sta ricevendo – e la maggior parte delle persone guarisce completamente se questo accade entro poche settimane dalla comparsa dei sintomi.
Tuttavia, se il trattamento viene ritardato, potrebbe accadere che i problemi di movimento siano irreversibili.