Il Ginkgo biloba aiuta il cervello a riprendersi da un ictus?
Uno studio sostiene che il Ginkgo biloba, una pianta, può aiutare il cervello a riprendersi dopo un ictus.
Il rimedio a base di erbe è usato in Cina per aiutare la memoria e combattere la depressione.
In uno studio condotto su 330 pazienti colpiti da ictus nell’arco di sei mesi in Cina, l’assunzione di Ginkgo biloba è stato associato a migliori punteggi cognitivi nei test.
Gli esperti, però, sostengono che le prove attuali sono troppo deboli per raccomandarne l’uso.
In pratica, secondo gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Stroke & Vascular Neurology, occorrono studi più grandi e più lunghi per approfondire i risultati.
Lo studio, comunque, è stato effettuato dalla Nanjing University Medical School, con pazienti provenienti da cinque ospedali cinesi.
Tutti i 330 partecipanti hanno cominciato la sperimentazione entro una settimana dall’ictus. L’età media dei pazienti era di 64 anni.
Circa la metà di loro ha ricevuto 450 mg di ginkgo biloba al giorno, oltre a 100 mg di aspirina, mentre al resto è stata somministrata solo l’aspirina.
Durante un ictus, s’interrompe il flusso del sangue che rifornisce parti vitali del cervello, portando spesso a problemi di memoria e a un declino nelle capacità organizzative e di ragionamento nei sopravvissuti.
I ricercatori si sono prefissi come obiettivo il capire se combinare il ginkgo biloba con l’aspirina potrebbe aiutare a ridurre o arrestare il declino cognitivo.
Precedenti studi sperimentali condotti sugli animali hanno suggerito che il ginkgo biloba protegge dalla morte le cellule nervose associate ai coaguli di sangue nel cervello, probabilmente aumentando il flusso sanguigno nelle arterie cerebrali.
Tutti i partecipanti hanno effettuato un test neuropsicologico all’inizio della sperimentazione, quindi 12, 30, 90 e 180 giorni dopo, per verificare eventuali deficit cognitivi.
I risultati hanno mostrato che quelli che hanno assunto la combinazione di aspirina e ginkgo biloba hanno avuto punteggi più alti per le capacità cognitive, inclusa la memoria e il ragionamento, rispetto all’altro gruppo.
Anche i disturbi del linguaggio e la forza muscolare sono migliorati più rapidamente, con una migliore capacità funzionale 12 e 30 giorni dopo l’inizio del trattamento.
Tuttavia, sia i medici sia pazienti sapevano del trattamento assegnato, il che potrebbe aver distorto i risultati, inoltre il periodo di monitoraggio non è stato molto lungo.
Il ginkgo biloba è una delle più antiche specie di alberi viventi.
I ricercatori hanno affermato che l’estratto utilizzato nello studio conteneva più sostanze chimiche protettive e meno dannose rispetto all’estratto usato tipicamente in studi precedenti.
Pochi effetti collaterali sono stati riportati durante lo studio.
I partecipanti sono stati successivamente monitorati per quasi due anni. Tuttavia, sono necessari studi a lungo termine per valutare la gravità dell’ictus, prima di poter arrivare a conclusioni più definitive.