Francia conferma l’aumento delle polmoniti e in Italia?
La Direzione generale della Sanità francese (DGS) ha confermato l’esistenza in Francia di “casi di polmonite da batterio Mycoplasma pneumoniae negli adulti e nei bambini che rendono necessario il ricovero in ospedale”.
In una circolare ai medici, la DGS ha parlato di “recrudescenza insolita” di casi di questa infezione respiratoria (inizialmente registrati in Cina), alcuni dei quali rendono necessario il ricovero “di adulti e bambini”.
Il Mycoplasma pneumoniae è un cosiddetto “batterio atipico ed è già sotto sorveglianza dopo l’allarme dell’associazione Sos Médecins su un aumento delle infezioni polmonari nei bambini a fine novembre, in particolare nella fascia di età da 6a a 15 anni.
Secondo la DGS, il Mycoplasma pneumoniae è responsabile di polmoniti, molto frequenti fra bambini sopra i 4 anni e giovani adulti, che sono in grandissima maggioranza benigne e guariscono spontaneamente. Viene precisato che “il contagio avviene per via aerea o attraverso goccioline di saliva e l’incubazione è fra 1 e 3 settimane”.
E in Italia?
“Per quanto riguarda l’Europa, i francesi sono nostri cugini, è come se scoprissimo in famiglia una persona che ha una malattia, non dobbiamo spaventarci. L’Oms ci dice che non ci sono le condizioni per adottare delle misure di emergenza ma in un modo globalizzato, dobbiamo essere allertati e continuare il monitoraggio, come stiamo facendo ma assolutamente in Italia non ci sono preoccupazioni, ho sentito vari ospedali pediatrici, a partire da quelli di Roma, dove abbiamo al momento zero casi di polmonite. Assolutamente il monitoraggio, assolutamente allertati, ma nessuna preoccupazione”.
Lo ha detto Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, intervenuto a SkyTg24.
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