Fine della pandemia con i vaccini? L’OMS mitiga gli entusiasmi
Dopo gli annunci di Pfizer e Moderna, pare che sia solo una questione di settimane prima che siano diffusi i vaccini contro il Covid-19.
Tuttavia, secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanintà (OMS), la comparsa di un vaccino, con ogni probabilità nella prima metà del 2021, non sarebbe sufficiente a fermare la circolazione del virus e, quindi, la pandemia. «Un vaccino completerà gli altri strumenti che abbiamo, non li sostituirà», ha detto.
Dopo essere stato messo in quarantena il 2 novembre perché a contatto con una persona risultata positiva al Covid-19, il direttore generale dell’OMS si è adoperato in questi giorni, come diversi suoi vice, per mitigare le speranze di un fine della pandemia a medio termine, citata in particolare dal professor Ugur Sahin, PGD dell’azienda tedesca BioNTech, in una recente intervista.
«Inizialmente, le quantità saranno limitate e quindi gli operatori sanitari, gli anziani e le persone a rischio avranno la priorità e speriamo che questo riduca il numero di morti e permetta ai sistemi sanitari di resistere», ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Secondo il capo dell’OMS, la comparsa di un vaccino non dovrebbe coincidere con l’arresto definitivo delle altre misure di barriera, come test, quarantena, follow-up dei casi di contatto.
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