Fibrillazione atriale: cos’è, tipi, sintomi, cause e fattori di rischio
- La fibrillazione atriale è un’aritmia molto diffusa nella popolazione che potrebbe portare delle conseguenze.
- Si distinguono 3 tipi di fibrillazione atriale: parossistica, persistente, permanente.
- In alcuni casi è possibile prevenirla controllando alcuni fattori di rischio.
Un battito del cuore irregolare e accelerato che causa una serie di sintomi. La fibrillazione atriale colpisce l’1% della popolazione.
Fibrillazione atriale: dalla definizione ai fattori di rischio
Ti accorgi quando il battito del tuo cuore cambia, lo senti disorganizzato e tu stesso lo consideri come un evento insolito.
Difatti, la fibrillazione atriale è un’aritmia molto diffusa nella popolazione e si stima un incidenza dell’1% ma destinata ad aumentare con l’aumentare dell’età, sopra i 60 anni, fino a raggiungere il 6%.
Gli uomini sono i soggetti più colpiti rispetto alle donne.
Cosa succede al cuore?
L’atrio non si contrae in maniera ritmica e coordinata insieme ai ventricoli ed ecco che quell’irregolarità della pulsione cardiaca si presenta. Così come l’affanno e affaticamento perché il sangue non viene pompato nel resto del corpo in maniera efficace.
Tipi di fibrillazione atriale
Si distinguono 3 tipi di fibrillazione atriale così nominate:
- Parossistica: si sviluppa occasionalmente, può durare ore o giorni (al massimo una settimana) ed ha una risoluzione spontanea.
- Persistente: come dice la parola stessa, è un’aritmia che non cede, persiste, non ha una risoluzione spontanea ed è necessario un intervento farmacologico o la pratica della cardioversione (erogazione di una scarica elettrica) per ripristinare il normale battito cardiaco.
- Permanente: si definisce in tal modo quando sia l’intervento farmacologico che la cardioversione non hanno sortito effetto.
Sintomi
Oltre al battito cardiaco irregolare e accelerato si manifestano altri sintomi, i più frequenti sono: palpitazioni, dispnea, debolezza o faticabilità, raramente sincope (perdita di coscienza di breve durata), dolore toracico.
Ma non tutti accusano questi sintomi, ci si può accorgere di avere una fibrillazione atriale durante una visita medica.
Nonostante possa essere asintomatica non è da sottovalutare perché può dare luogo a delle complicanze.
Cause
Molte volte le cause non appaiono chiare, la fibrillazione atriale può essere la conseguenza di problemi cardiaci o altre patologie come l’ipertensione oppure dovuta all’assunzione di farmaci, o di natura congenita.
É stato dimostrato come un abuso di alcol etilico possa incidere sulla sua insorgenza, difatti non raramente si manifesta nel fine settimana.
Tuttavia, anche i soggetti sani, senza problemi cardiaci (o che non fanno abuso di alcol) possono sviluppare la fibrillazione atriale.
Fattori di rischio
La fibrillazione atriale si può prevenire controllando alcuni fattori di rischio:
- colesterolo alto (raggiunge o supera i 240 mg/dl).
- Pressione arteriosa alta ( i valori della pressione sistolica (la “massima”) siano superiori a 140 mm Hg e quelli della pressione diastolica (la “minima”) siano superiori a 90 mm Hg).
- Cardiopatia.
- Fumo.
- Sovrappeso.
- Caffeina.
- Abuso di alcol.
- Sedentarietà.
- Alcuni farmaci.
- Apnea notturna.
Quelli elencati possono essere modificati, ce ne sono altri – di seguito – che non possono essere controllati:
- anamnesi familiare.
- Invecchiamento.
- Difetti cardiaci congeniti.