Farmaco psichedelico cura la depressione
- In studio nuovi approcci farmacologici per la cura della depressione, il disturbo post-traumatico da stress ed altri disturbi psichiatrici.
- Ricercatori californiani hanno messo appunto un sistema per formulare un farmaco psichedelico che non abbia gli effetti allucinogeni.
- Basterà assumere una sola dose (o poche dosi) da prendere a casa senza il monitoraggio medico.
Il 28 aprile nella rivista Cell, i ricercatori hanno riferito di aver identificato un farmaco psichedelico per il trattamento di disturbi neuropsichiatrici come la depressione e il disturbo da stress post-traumatico. La novità? Non causa allucinazioni.
Un farmaco psichedelico senza effetti collaterali
Il farmaco trattato è stato identificato attraverso lo sviluppo di un sensore fluorescente geneticamente codificato – chiamato psychLight – che può schermare il potenziale allucinogeno indicando quando un composto attiva il recettore della serotonina 2A.
La serotonina è nota come l’ormone del ‘buonumore’ ed è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello. Quando vi è una carenza, si possono sviluppare depressione, attacchi di panico, insonnia, mal di testa, ipertensione, ansia.
“Gli inibitori della ricaptazione della serotonina sono stati a lungo utilizzati per il trattamento della depressione, ma non sappiamo molto del loro meccanismo. Sono come una scatola nera“, afferma l’autore senior Lin Tian, professore associato presso il Dipartimento di Biochimica e Molecolare Medicina nella Facoltà di Medicina dell’Università della California. “Questo sensore fluorescente ci consente di visualizzare le dinamiche della serotonina in tempo reale quando gli animali imparano o sono stressati e visualizzare l’interazione tra il composto di interesse e il recettore in tempo reale“.
Da oltre 50 anni la ricerca scientifica si è interrogato su come manipolare il sistema serotoninergico per riuscire a modulare il tono dell’umore e i ricercatori californiani sembrano avvicinarsi all’obiettivo.
Il laboratorio di Tian ha unito le forze con il laboratorio di David E. Olson, un assistente professore presso il Dipartimento di Chimica della UC Davis, il cui laboratorio è incentrato sulla scoperta di farmaci.
“Questo documento è stato uno sforzo eccezionalmente collaborativo“, afferma Olson, un coautore dello studio. “Il mio laboratorio è molto interessato al recettore della serotonina 2A, che è il bersaglio sia dei farmaci psichedelici che degli antipsicotici classici. Il laboratorio di Lin è leader nello sviluppo di sensori per neuromodulatori come la serotonina. Per noi aveva perfettamente senso affrontare insieme questo problema.”
Gli esperti ritengono che uno dei vantaggi dell’utilizzo di droghe psichedeliche rispetto a farmaci esistenti sia che sembrano promuovere la plasticità neurale, consentendo essenzialmente al cervello di ricablare se stesso. Se dimostrato efficace, questo approccio potrebbe portare a un farmaco che funziona in una singola dose o in un piccolo numero di dosi, piuttosto che dover essere assunto a tempo indeterminato.
Nel documento, i ricercatori riferiscono di aver usato psychLight per identificare un composto chiamato AAZ-A-154, una molecola non studiata in precedenza che ha il potenziale per agire su percorsi benefici nel cervello senza effetti allucinogeni. “Uno dei problemi con le terapie psichedeliche è che richiedono una stretta guida e supervisione da parte di un team medico“, dice Olson. “Un farmaco che non causa allucinazioni potrebbe essere preso a casa.”
Questo studio potrebbe aprire la porta alla scoperta di farmaci migliori per il trattamento dei disturbi psichiatrici senza effetti collaterali.