Farmaco Pfizer causa ludopatia e ipersessualità, scatta il risarcimento
- Pfizer Italia condannata al risarcimento per danni degli effetti collaterali del farmaco ‘Cabaser’.
- Il paziente coinvolto è un sessantenne del centro Italia che dal 2001 al 2006 ha risentito degli effetti collaterali quali ludopatia e ipersessualità non menzionati allora nel bugiardino.
- La nota azienda dovrà risarcire 200mila euro per danni morali e circa 300 mila euro per danni economici.
Pfizer Italia è stata condannata al risarcimento per danni degli effetti collaterali di un farmaco contro il Parkinson. Un paziente che aveva assunto per 6 anni il farmaco ‘Cabaser’ è caduto nella dipendenza dal gioco e nell’ipersessualità, dal 2001 al 2006 gli effetti collaterali erano diventati incontrollabili costringendolo a licenziarsi dal lavoro.
Il caso ‘Cabaser’, il farmaco che induce alla ludopatia e l’ipersessualità
Cabaser è un farmaco appartenente alla categoria degli Antiparkinson prodotto dalla nota azienda statunitense Pfizer, indicato in seconda linea in pazienti intolleranti intolleranti ad altri farmaci e che non abbiano risposto alla terapia.
Tra gli effetti collaterali citati nel bugiardino, l’attenzione è posta maggiormente al rischio di reazioni fibrotiche e di valvulopatia per cui viene consigliato un ‘controllo periodico’.
Il paziente coinvolto nel risarcimento di circa 200mila euro per danni morali e circa 300 mila euro per danni economici, oltre agli interessi, come deciso venerdì scorso dalla Corte d’Appello di Milano che ha confermato la decisione del Tribunale di Milano del marzo 2020 che aveva “accertato la responsabilità di Pfizer Italia nella determinazione dell’effetto collaterale della ludopatia per assunzione di Cabaser”, nel 2015 si era rivolto al Tribunale di Milano sostenendo le reazioni avverse che ancora non erano state menzionate nel bugiardino al momento dell’assunzione ma aggiunte successivamente, nel 2007.
La ludopatia (o gioco d’azzardo patologico) è una vera dipendenza che stravolge l’intera vita di chi ne è coinvolto e ne è l’esempio il paziente sessantenne del centro Italia che ha assunto Cabaser per 6 anni che riferisce di non aver aveva mai avuto problemi con il gambling prima di allora: in cinque anni il paziente aveva acquistato 1.802 carte di credito usa e getta per giocare online e sottratto oltre 100 mila euro all’azienda, costretto poi a licenziarsi.
Gli effetti collaterali quali ludopatia e ipersessualità erano noti dalla letteratura scientifica da molti anni ma le informazioni vitali erano state sottratte dal bugiardino.
Secondo quanto affermato dalla Corte d’Appello qualunque azienda farmaceutica per discolparsi deve “dimostrare la rigorosa osservanza di tutte le sperimentazioni e i protocolli previsti dalla legge prima della produzione e della commercializzazione del farmaco” e, come confermato anche dalla Cassazione “di aver fornito un’adeguata informazione circa i possibili effetti indesiderati dallo stesso, aggiornandola, se necessario, in relazione all’evoluzione della ricerca”.