Ex giocatore di football muore per una carie dentale: aveva 36 anni

L’ex giocatore della NFL Mike Williams, noto per la sua carriera con i Tampa Bay Buccaneers e i Syracuse, è deceduto a 36 anni a causa di una rara infezione derivante da problemi dentali.

La sua morte è stata il risultato di una sepsi batterica con ascessi cerebrali e polmonite lobare necrotizzante, originatasi da carie dentale multipla e ritenzione dentale.

Il rapporto dell’autopsia, rilasciato dall’ufficio del medico legale della contea di Hillsborough (Florida), ha svelato i dettagli scioccanti di questo tragico evento, collegando la condizione al deterioramento della salute dentale.

Riscontri tossicologici

Mike Williams, dopo un incidente edile legato al suo lavoro, è stato rimosso dal supporto vitale e dichiarato morto il 12 settembre alle 8:20 ora locale. L’autopsia ha rivelato che la cattiva salute dentale è stata un fattore determinante ma altri elementi come la malattia cardiovascolare arteriosclerotica hanno contribuito al suo decesso. Mentre i risultati completi degli esami tossicologici sono ancora in attesa, i registri mostrano l’uso di marijuana, alcol e Kratom, un integratore a base di erbe legale.

Williams, che si era ritirato dalla NFL nel 2016 dopo un periodo con i Kansas City Chiefs, stava lavorando per l’appaltatore Exodus Electric Corp a Tampa. Un incidente sul cantiere, in cui pesanti forniture gli sono cadute in testa, gli ha causato un trauma cranico. Ricoverato in terapia intensiva con insufficienza respiratoria ipossica acuta, ha subito un arresto cardiaco il 1° settembre. Dopo tentativi di rianimazione, è stato trasferito in ospizio il 7 settembre, dove è deceduto cinque giorni dopo.

Carriera nella NFL

Scelto al quarto turno del draft da Syracuse nel 2010, Williams ha giocato con i Bucs dal 2010 al 2013, stabilendo un record di franchigia con 11 touchdown nella sua stagione da rookie. Il suo passaggio ai Buffalo Bills nel 2014 lo ha riportato nella sua città natale.

La notizia della sua morte ha suscitato commozione nella comunità sportiva, mentre i dettagli completi dell’autopsia sono ancora attesi per gettare ulteriore luce su questo tragico epilogo.

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