Erba legale: alcune definizioni e quali sono i possibili benefici
Sempre più persone acquistano erba legale, ovvero la cui quantità rispetta i limiti previsti dalla legislazione attuale. È bene definire con attenzione l’espressione, per non creare confusione, e per capire meglio i benefici che può apportare.
Erba legale: prima di tutto alcune definizioni
Quando si parla di erba legale, si fa riferimento in generale alla cannabis e alla marijuana legale e anche se tra le due non è presente una sostanziale differenza, sarebbe meglio definirle in modo preciso. Con il primo termine infatti si tende a indicare soprattutto la pianta della canapa, mentre con la seconda parola si fa riferimento alla sostanza che contiene anche THC, ovvero l’elemento psicoattivo. Questo, se mantenuto sempre sotto lo 0,5%, permette di vendere la marijuana nel modo consentito dalla legge attualmente in vigore. Le piante di canapa invece sono considerate come prive della componente psicoattiva e di solito sono lavorate per produrre non solo preparazioni alimentari, ma anche stoffe, corde, prodotti che rientrano nell’ambito della cosmetica, persino carburante biologico, materiali cartacei e altri che possono anche essere utilizzati nel settore dell’edilizia. Una volta chiarita la differenza tra i due termini, è possibile comprendere meglio quali siano gli aspetti positivi che possono derivare dal consumo di erba legale. Per comprenderli, si deve parlare soprattutto dei benefici del CBD
I possibili aspetti positivi derivanti dal consumo di erba legale
Gli elementi benefici della sostanza in questione derivano principalmente dal CBD, sigla che indica il cannabidiolo, ovvero un principio che è in grado di apportare conseguenze benefiche sull’organismo, sia dal punto di vista fisico e mentale. Va sottolineato però che si possono ottenere i vantaggi in questione solo se non si esagera con il suo consumo. Si devono infatti sempre rispettare i limiti previsti dalla legge.
La prima proprietà benefica che si può indicare riguarda il fatto di riuscire a lenire un’infiammazione, ma non solo. In genere infatti il CBD tende anche a diminuire i dolori. Il beneficio maggiore però riguarda la possibilità di ridurre il livello di stress e a questo si aggiunge anche il fatto di diminuire di gran lunga la sintomatologia legata all’ansia o ad aspetti collegati a quest’ultima. Tra questi, sensazioni di malinconia o addirittura i disturbi relativi alla depressione.
Secondo alcuni esperti poi un giusto consumo di cannabidiolo potrebbe persino essere utile per accrescere il proprio appetito, nonché per bloccare lo sviluppo di problematiche di natura neurodegenerativa. I benefici in questione sono presenti perché la sostanza indicata è naturale e proprio per questo motivo non induce a diventare dipendenti, né dal punto di vista fisico, ma nemmeno da quello psicologico. In più va anche sottolineato che le proprietà indicate non devono essere considerate come valide per ogni soggetto, anche perché la reazione dell’organismo all’assunzione di erba legale può generare uno o più aspetti positivi, che possono presentarsi in misure differenti, a seconda dei casi. Anche il THC, il tetraidrocannabinolo, tende a presentare effetti vantaggiosi, se assunto in misura adeguata. Tale composto si trova sempre all’interno dell’erba legale e induce a provare sensazioni di relax, solo che ha conseguenze psicoattive. Per questo, la legge ne limita l’uso. Come si è visto, esistono diversi elementi vantaggiosi che possono derivare dal consumo di marijuana legale, ma sempre e solo se si rispettano le norme vigenti.