Epidemia di polmonite a Brescia: oltre 150 casi. S’indaga su 2 decessi
È stata disposta l'autopsia per chiarire le cause della morte di un 85enne di Carpenedolo e di una 69enne di Mezzano di Calvisano, in provincia di Brescia.
È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte di un 85enne di Carpenedolo e di una 69enne di Mezzano di Calvisano, in provincia di Brescia.
Si cerca di capire se i decessi siano collegati ai casi di polmonite che stanno interessando la bassa bresciana orientale.
Solo gli accessi al Pronto Soccorso della zona sono stati 121, ma i casi di polmonite superano i 150.
ATS – l’Agenzia di Tutela della Salute – di Brescia sta effettuando le analisi degli acquedotti perché si ipotizza che l’epidemia sia dovuta ad un batterio presente proprio nell’acqua.
A tal proposito, l’ATS ha invitato gli abitanti dei comuni interessati – Carpenedolo, Montichiari, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Ghedi, Isorella, Visano e Montirone – a seguire una serie di precauzioni per stare a contatto il meno possibile con l’acqua del rubinetto, in attesa di capire se davvero sia la causa.
Ecco i suggerimenti dell’ATS alla popolazione:
- manutenzione dei punti di emissione dell’acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare;
- lasciar scorrere l’acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l’apertura dei rubinetti ed aprendo le finestre. È opportuno eseguire sempre questa operazione dopo periodi di assenza dall’abitazione (esempio periodo di ferie).
- evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata, ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane presso le abitazioni;
- fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere l’acqua calda e fredda ed essersi momentaneamente allontanati dal punto di emissione dell’acqua e avere aperte le finestre;
- evitare l’utilizzo di vasche con idromassaggio;
- evitere di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo;
- evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orti e giardini;
- evitare l’impiego di acqua del rubinetto per riempire gli apparecchi per aerosolterapia o ossigenoterapia;
- si consiglia di smontare, discrostare e disinfettare i filtri dei rubinetti, i soffioni e i tubi flessibili delle docce. Se del caso provvedere alla loro sostituzione;
- portare la temperatura dell’acqua calda a 70° – 80°C per tre giorni consecutivi assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno.