Epidemia di morbillo negli Stati Uniti: le complicanze più temute della malattia

Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae.

C’è grande preoccupazione negli Stati Uniti a causa del recente focolaio di morbillo determinato dal basso tasso di vaccinazione in alcune aree. Al 26 marzo 2025, sono stati registrati 350 casi di morbillo negli Usa, concentrati principalmente in Texas, New Mexico e Oklahoma.

Si sono verificati 42 ricoveri e due decessi, entrambi di persone non vaccinate.

Causa dell’epidemia

Il fattore principale è il calo dei tassi di vaccinazione. La maggior parte degli Stati Uniti è attualmente al di sotto della soglia del 95% di vaccinazione per i bambini piccoli, necessaria per proteggere le comunità dalle epidemie.

In alcune aree, come la contea di Gaines in Texas, solo l’82% dei bambini è vaccinato.

Il 94% dei casi riguarda persone non vaccinate.

La maggior parte dei contagi (79%) si è verificata tra bambini e ragazzi sotto i 19 anni.

Previsioni e durata

Gli esperti stimano che i casi potrebbero arrivare a circa 1.200 entro la fine dell’anno, quasi cinque volte rispetto all’anno precedente.

L’epidemia potrebbe durare mesi o addirittura un anno prima di essere completamente sotto controllo.

Cos’è il morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae. Questa patologia colpisce principalmente i bambini, in particolare tra 1 e 3 anni di età, ma può interessare anche gli adulti.

Il virus si trasmette principalmente per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse con tosse e starnuti, o per contatto diretto con le secrezioni nasali e faringee di una persona infetta. La sua contagiosità è estremamente elevata, con un indice di trasmissibilità del 97-98%.

Evoluzione della malattia

Il morbillo si manifesta in due fasi principali.

Fase prodromica (2-4 giorni): caratterizzata da febbre alta, malessere generale, cefalea, rinite, congiuntivite e tosse stizzosa. In questa fase compaiono le caratteristiche macchie di Koplik sulla mucosa delle guance.

Fase esantematica (4-6 giorni): si sviluppa l’eruzione cutanea tipica, con macchie rossastre in rilievo che si diffondono dal viso al resto del corpo.

La malattia dura generalmente tra i 10 e i 20 giorni. Sebbene nella maggior parte dei casi si risolva spontaneamente, il morbillo può causare complicazioni gravi come polmonite, encefalite e, in rari casi, può portare alla morte.

L’importanza della vaccinazione

La prevenzione più efficace contro il morbillo è la vaccinazione, che ha contribuito in modo significativo a ridurre l’incidenza della malattia, anche se non si è ancora raggiunta l’immunità di gregge necessaria per la sua completa eradicazione.

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Le complicanze più gravi della malattia

Polmonite: una delle complicanze più comuni e gravi, che può colpire fino al 6% dei casi e rappresenta la principale causa di morte nei bambini piccoli nei paesi sviluppati.

Encefalite acuta: si verifica in circa 1 caso su 1.000, causando infiammazione cerebrale, danni neurologici permanenti o morte. I sintomi includono febbre alta, convulsioni e coma.

Panencefalite subacuta sclerosante (PESS): una rara ma mortale complicanza degenerativa del sistema nervoso centrale, che insorge anni dopo l’infezione primaria. Provoca deterioramento cognitivo, convulsioni e morte entro 1-3 anni.

Cecità: può derivare da ulcere corneali e cicatrici oculari causate dall’infezione.

Superinfezioni batteriche: inclusa otite media, laringotracheobronchite e broncopolmoniti batteriche

Diarrea severa e disidratazione: frequenti nei bambini malnutriti, possono portare a complicazioni sistemiche.

Queste complicanze sono più comuni nei bambini sotto i 5 anni, negli adulti sopra i 20 anni, nelle donne in gravidanza e nelle persone immunocompromesse.

Come si sta intervenendo negli Stati Uniti

Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha emesso un’allerta viaggi sul morbillo per le vacanze di primavera, raccomandando a tutti gli americani di vaccinarsi.

Il Segretario della Salute Robert F. Kennedy Jr., nonostante le sue note posizioni anti-vaccini, ha riconosciuto l’importanza dei vaccini nel proteggere i bambini e contribuire all’immunità di comunità.

La preoccupazione per il focolaio di morbillo negli Stati Uniti è giustificata, soprattutto considerando il basso tasso di vaccinazione in alcune aree. La situazione sottolinea l’importanza di mantenere alti livelli di copertura vaccinale per prevenire la diffusione della malattia.

Monitoraggio e sorveglianza: i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stanno monitorando attentamente la situazione, fornendo aggiornamenti settimanali sui casi e sulla diffusione dell’epidemia.

Allerta viaggi: il CDC ha emesso un’allerta viaggi sul morbillo, raccomandando a tutti gli americani di vaccinarsi prima di recarsi all’estero, specialmente in paesi dove il morbillo è presente.

Campagne di vaccinazione: le autorità sanitarie stanno intensificando gli sforzi per aumentare i tassi di vaccinazione, soprattutto nelle aree con bassa copertura vaccinale.

Educazione pubblica: viene condotta una campagna di sensibilizzazione per informare il pubblico sull’importanza della vaccinazione e sui rischi del morbillo.

Collaborazione tra stati: gli stati colpiti (Texas, New Mexico e Oklahoma) stanno collaborando per contenere la diffusione del virus.

Gestione dei focolai: le autorità sanitarie locali, come il dipartimento sanitario di Lubbock in Texas, stanno lavorando per gestire i focolai nelle aree più colpite.

Attenzione ai viaggiatori: particolare attenzione viene prestata ai viaggiatori internazionali, considerare potenziali vettori del virus.

La sfida principale rimane l’aumento dei tassi di vaccinazione, specialmente nelle aree dove il rifiuto dei vaccini è più diffuso.

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