“È solo ansia” gli disse il medico ma Ryan aveva un cancro e non ce l’ha fatta
Un uomo che lottava anche per inghiottire l’acqua – ma gli è stato detto era ansia – è morto solo tre settimane dopo la diagnosi di cancro alla gola.
Ryan Greenan, 35 anni, aveva trovato poca considerazione da parte del suo medico perché pensavano che soffrisse di reflusso gastroesofageo, essendo troppo giovane per avere un tumore.
Tuttavia, meno di quattro mesi dopo essere andato dal medico, Ryan è morto di cancro all’esofago perché la malattia non era stata trattata precocemente e si era diffusa, per tanto, in altre parti del corpo.
Il 35enne aveva chiesto alla sua compagna, Natasha, di sposarlo poco prima della scoperta della malattia che lo ha devastato in pochissimo tempo, perdendo 12 chili in due settimane mentre era in ospedale.
La famiglia di Ryan adesso vuole sensibilizzare sul cancro all’esofago, avvertendo che può colpire anche i giovani.
Padre di due figlie, di 8 e 11 anni, Ryan ha lavorato come badante e per la prima volta si è recato da un medico nel settembre 2018 con difficoltà a mangiare e a bere.
Il suo medico ha pensato che il problema potesse essere causato dall’ansia e non ha prescritto approfondimenti.
Alcune settimane dopo, a dicembre, però Ryan, originario di Edimburgo (Regno Unito), è crollato al lavoro.
I medici hanno così scoperto il cancro che, formatosi in gola, si era diffuso anche ai polmoni e al fegato e l’uomo è morto il mese scorso.
La famiglia di Ryan, consapevole che, se la malattia fosse stata presa in tempo, l’uomo poteva essere ancora vivo, sta avvertendo più gente possibile sulla necessità di chiedere anche più pareri se si sospetta una malattia grave, come il cancro alla bocca.