Dolore pelvico, quali sono le cause più comuni?
Le cause più comuni del dolore pelvico, dalle infezioni alle problematiche ginecologiche. Cosa devi sapere.
Il dolore pelvico è un sintomo che può colpire sia uomini che donne, ed è importante comprenderne le cause per poter affrontare il problema in modo adeguato. Questo tipo di dolore può essere acuto o cronico, localizzato nella zona bassa dell’addome, e può variare in intensità e durata. Molte persone sperimentano dolore pelvico nel corso della loro vita, e le cause possono essere molteplici, alcune più comuni di altre.
Le infezioni delle vie urinarie
Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono una delle cause più comuni di dolore pelvico, soprattutto nelle donne. Le IVU si verificano quando batteri, solitamente dall’intestino, entrano nell’uretra e si diffondono nella vescica. Il dolore pelvico associato a una IVU può essere accompagnato da altri sintomi come minzione frequente, bruciore durante la minzione, e urine torbide o con sangue.
Le IVU sono generalmente trattabili con antibiotici, e il dolore di solito scompare una volta che l’infezione è stata eliminata. È importante non ignorare i sintomi, perché un’infezione non trattata può diffondersi ai reni, causando complicazioni più gravi.
Le problematiche ginecologiche
Nelle donne, molte delle cause del dolore pelvico sono legate a problemi ginecologici. L’endometriosi è una condizione in cui il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero cresce all’esterno di esso, causando dolore cronico, soprattutto durante il ciclo mestruale. Questo dolore può irradiarsi nella zona pelvica, lombare e addominale, e può peggiorare con il passare del tempo.
Le cisti ovariche sono sacche piene di liquido che si sviluppano nelle ovaie. La maggior parte delle cisti ovariche è innocua e si risolve spontaneamente, ma alcune possono causare dolore pelvico, soprattutto se diventano grandi o si rompono.
I fibromi uterini sono masse non cancerose che crescono all’interno dell’utero e possono causare dolore pelvico, pressione sull’addome, mestruazioni abbondanti e problemi di fertilità. Sebbene i fibromi non siano sempre sintomatici, possono diventare una fonte significativa di dolore e disagio per molte donne.
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Le infezioni sessualmente trasmissibili
Alcune infezioni sessualmente trasmissibili (IST), come la clamidia e la gonorrea, possono causare dolore pelvico. Queste infezioni batteriche colpiscono principalmente il tratto riproduttivo e possono causare infiammazione e dolore. Oltre al dolore pelvico, altre manifestazioni includono perdite vaginali anomale, dolore durante i rapporti sessuali e bruciore durante la minzione.
È fondamentale diagnosticare e trattare queste IST tempestivamente, perché, se non curate, possono portare a complicazioni più gravi come la malattia infiammatoria pelvica (MIP), che può causare danni permanenti al sistema riproduttivo.
La malattia infiammatoria pelvica: un pericolo silenzioso
La malattia infiammatoria pelvica (MIP) è una complicanza grave che può derivare da un’infezione non trattata, come la clamidia o la gonorrea. La MIP provoca infiammazione e danni agli organi riproduttivi femminili, causando dolore pelvico cronico, infertilità e gravidanza ectopica.
I sintomi della MIP possono variare, ma spesso includono dolore nella parte bassa dell’addome, febbre, affaticamento e perdite vaginali anomale. La diagnosi precoce è essenziale per prevenire danni permanenti, e il trattamento solitamente prevede l’uso di antibiotici.
I disturbi gastrointestinali: colon irritabile e stipsi
Il dolore pelvico può essere causato anche da problemi gastrointestinali. Il colon irritabile è una condizione cronica che colpisce l’intestino crasso, causando dolore addominale che può estendersi alla zona pelvica, gonfiore, gas e alterazioni delle abitudini intestinali.
La stipsi, ovvero la difficoltà a evacuare le feci, può provocare dolore pelvico a causa della pressione esercitata dall’accumulo di feci nell’intestino. In questi casi, migliorare la dieta con fibre, idratarsi adeguatamente e fare esercizio fisico può alleviare i sintomi.
Le condizioni muscoloscheletriche
Il dolore pelvico può anche derivare da problemi muscoloscheletrici, come tensioni muscolari, infiammazioni o lesioni. Le donne, in particolare, possono sperimentare dolore pelvico a causa di tensioni nei muscoli del pavimento pelvico, che possono essere causate da stress, attività fisica intensa o traumi.
L’infiammazione delle articolazioni sacroiliache, che collegano la colonna vertebrale al bacino, può causare dolore pelvico che si irradia alle natiche e alle gambe. Il trattamento per il dolore muscoloscheletrico può includere fisioterapia, massaggi e, in alcuni casi, farmaci antinfiammatori.
Le gravidanze extrauterine
Una gravidanza extrauterina si verifica quando un embrione si impianta al di fuori dell’utero, solitamente nelle tube di Falloppio. Questo è un evento grave che richiede un intervento medico immediato, poiché può causare dolore pelvico intenso, sanguinamento interno e, se non trattato, può essere fatale.
I sintomi di una gravidanza extrauterina includono dolore pelvico unilaterale, sanguinamento vaginale anomalo e vertigini. Se sospetti di essere incinta e avverti questi sintomi, è importante contattare immediatamente un medico.
I problemi urologici
Anche i problemi urologici possono causare dolore pelvico. I calcoli renali sono formazioni dure che si sviluppano nei reni e possono causare un dolore intenso quando si muovono attraverso le vie urinarie. Questo dolore può irradiarsi verso l’addome inferiore e la zona pelvica.
La cistite interstiziale è una condizione cronica che provoca dolore pelvico e pressione nella vescica. I sintomi possono includere un bisogno urgente di urinare e dolore durante la minzione. Sebbene la causa esatta della cistite interstiziale non sia nota, esistono trattamenti che possono alleviare i sintomi.
Quando consultare un medico
Il dolore pelvico può essere un sintomo di molte condizioni diverse, alcune delle quali richiedono un trattamento immediato. Se il dolore è persistente, intenso o accompagnato da altri sintomi preoccupanti come febbre, sanguinamento anomalo o difficoltà respiratorie, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata.
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