Disturbo ossessivo compulsivo (DOC): cos’è, sintomi e cura
Pensieri o immagini ripetitive e intrusive nella mente di chi soffre del disturbo ossessivo compulsivo. Questo colpisce il 2-3% delle persone nell’arco della vita.
Disturbo ossessivo compulsivo, cos’è
Sono delle immagini o dei pensieri intrusivi che continuamente tormentano chi è affetto da Disturbo ossessivo compulsivo, nell’80% delle volte questi si tramutano anche in compulsioni (comportamenti ripetitivi).
L’intrusività è il termine che meglio descrive la condizione di chi soffre di questo disturbo; chi la vive ha la sensazione di sentirsi impotente, di non riuscire a fermare i pensieri angoscianti che conducono ad ansia e senso di colpa.
Per rassicurarsi e ‘sfuggire’ ai pensieri disturbanti, non voluti, ci si ‘rifugia’ nelle compulsioni (dei rituali); comportamenti ripetitivi come lavarsi le mani più volte, contare, spostare un oggetto più volte con lo scopo di contenere le emozioni sgradevoli date dai pensieri ossessivi.
I sintomi
Questi sono molto diversi tra loro e tra un paziente e l’altro ma in genere possono essere classificati. Vediamone alcuni:
– Di contaminazione. L’oggetto del pensiero non è lo sporco evidente ma a contaminare può essere qualsiasi cosa, anche un sapone o un alimento o dei liquidi biologici. Le sensazioni di sporco possono essere innescate anche senza un’effettiva ‘vicinanza’ con l’oggetto.
– Di controllo. Questo tipo di pensiero ‘scatta’ quando si vuole evitare, prevenire o riparare un disastro potenziale; è un controllare continuo come l’aver chiuso la porta di casa, aver chiuso il rubinetto del gas (la casa potrebbe incendiarsi), aver spento gli elettrodomestici (come la piastra per i capelli). Assicurarsi di non aver fatto male a qualcuno involontariamente.
– Ossessioni pure. Nascono quando il paziente ritiene di aver attuato comportamenti non desiderati e che non si possono accettare, in questi casi i pensieri e le immagini sono ricorrenti. Qua non si riscontrano compulsioni, solamente ossessioni ma per trovare un po’ di auto-rassicurazione il soggetto tende a monitorare le sensazioni per contrastare i pensieri.
– Ossessioni superstiziose. In questo caso il tormento è dato da cosa dire o cosa non dire, fare o non fare determinate cose, contare o non contare un numero preciso di volte un oggetto. Perché? Il compiere o meno l’azione potrebbe far accadere cose negative a sé o all’altro.
Cura del Disturbo ossessivo compulsivo
Gli interventi possono essere differenti e personalizzati in base ai sintomi del paziente: dalla psicoterapia alla terapia farmacologica.
Il trattamento prediletto per affrontare il Disturbo ossessivo compulsivo è la psicoterapia cognitivo comportamentale che andrà ad agire sui processi di pensiero disfunzionali a questa può essere accostata una terapia farmacologica che impiega gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).