Digitalizzazione aziendale, anche per imprese nel settore salute
Oggi il concetto di digitalizzazione permea ogni ambito delle nostre vite. L’evoluzione del mondo ha comportato cospicui cambiamenti che hanno rielaborato il nostro modo di agire prevedendo l’uso intensivo della tecnologia. Ne deriva una produttività ed una velocità di informazioni senza precedenti che, soprattutto per i business, è essenziale per la crescita e la competitività sui mercati. Anche le spinte dei governi e delle agende politiche, attraverso incentivi di vario tipo, hanno fatto la loro parte. Ma tutte le volte che si procede verso un cambiamento è necessario che questo venga assimilato e portato avanti da ogni individuo.
In questo senso, la digitalizzazione nell’ambito aziendale con riferimento ad aziende operanti nel settore della salute diventa la chiave di volta per creare un’organizzazione efficiente e di valore. Ma il lavoro da fare non comporta solo i rapporti con il cliente ed i servizi che ad esso possono essere offerti, bensì significa lavorare all’interno della propria organizzazione per renderla più produttiva e fruttuosa.
Cos’è la digitalizzazione aziendale
La digitalizzazione aziendale consiste nell’introduzione, nella propria impresa, di tecnologie e processi innovativi. Le stesse sono impiegate a livello organizzativo e strutturale sia dentro che fuori l’azienda. Affinché il cambiamento possa apportare benefici è importante procedere attraverso precisi piani partendo dalla cultura aziendale. Oggi, tutte le aziende, senza distinzione per quanto riguarda la grandezza o il settore, anche nel comparto della salute e della medicina, stanno abbracciando nuove competenze e modelli produttivi incentrati sulle tecnologie. Rimanere indietro significherebbe chiudere i battenti.
Digitalizzazione della sanità
In linea generale va detto che la sanità italiana è un po’ indietro in materia di digitalizzazione; quale dovrebbe essere il percorso da seguire? È importante delineare il proprio business model a seconda del tipo di attività, andando a stilerà un percorso da intraprendere in base ad alcune proprie caratteristiche peculiari. I punti sui quali concentrarsi maggiormente riguardano l’analisi della propria clientela e quella del personale dipendente.
In questo caso sarà necessario stabilire come poter introdurre i nuovi sistemi e con quale intensità sulla base delle competenze dei propri interlocutori. Per incrementare c’è sempre tempo, per cui i cambiamenti radicali sono sconsigliati. È bene far abituare gradualmente sia l’azienda che i clienti al cambiamento in atto, così da non incontrare alcun tipo di resistenze.
Come anticipato, la digitalizzazione di imprese nel settore sanitario deve partire dalla cultura organizzativa della stessa azienda. I team delle varie aree devono quindi essere coinvolti in maniera attiva attraverso corsi di formazione e definizione di nuovi ruoli e compiti. Molto spesso le imprese considerano indispensabile assumere nuovo personale specializzato per assolvere le nuove funzioni ma in realtà è sufficiente stimolare le inclinazioni dei dipendenti già presenti in azienda e lavorare in modo tale che le stesse possano essere utili alle nuove prospettive delineate. Report e statistiche, sia individuali che collettivi, possono rivelarsi validi strumenti per tenere sotto controllo la situazione. A questo punto saranno gli stessi dipendenti ad espandere il cambiamento e trasmetterlo ai clienti che cominceranno a sperimentare i nuovi e innovativi servizi.
La spinta del Covid per la digitalizzazione del comparto salute
Durante il Covid c’è stata una spinta in questo senso e l’innovazione è riuscita a fornire una nuova organizzazione dei processi all’interno delle aziende del settore della salute. In quel periodo, per rispondere all’emergenza, sono state potenziate le varie infrastrutture, soprattutto quelle di natura multimediale. Come affrontare questo passaggio?
Molte aziende riscontrano problemi di tipo economici nel sostenere le spese per la rivoluzione digitale ma dal 2014 possono fare affidamento su misure agevolate attraverso il “voucher digitalizzazione”, di importo non superiore a 10 mila euro, erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico. I voucher sono utilizzabili per poter fornire alla propria attività tutto ciò che consenta di migliorarne l’efficienza, modernizzare il lavoro, sviluppare soluzioni e-commerce, essere connesse ad internet e realizzare interventi di formazione del personale nel campo ICT.