Dieta chetogenica: quando va evitata? Le controindicazioni
La dieta chetogenica, negli ultimi anni, è diventata di gran moda. Utilizzata inizialmente negli anni ’20 da Wilder per trattare pazienti con epilessia farmaco resistente, attorno agli anni ’70 ha cominciato a essere impiegata sui pazienti obesi.
Caratterizzata, come ben si sa, da una forte restrizione dei carboidrati e da uno spiccato focus sui grassi, presenta diverse controindicazioni. Quali sono? Nelle prossime righe di questo articolo, risponderemo assieme alla domanda.
Come sempre, l’invito che ti facciamo è di contattare il tuo medico curante in caso di dubbi sulle tue condizioni di salute e di non iniziare mai e poi mai una dieta chetogenica senza il parere di un esperto.
Sei su Telegram? Segui le notizie di SaluteLab.it sul nostro canale! Iscriviti, cliccando qui!
Dieta chetogenica: quando andrebbe evitata?
Sono diversi i casi in cui è opportuno evitare il ricorso, per dimagrire, alla dieta chetogenica. Nell’elenco è possibile includere, per esempio, i quadri di insufficienza epatica. Si tratta di situazioni che possono essere caratterizzate da una compromissione del metabolismo dei lipidi.
Anche nei soggetti a rischio cardiovascolare la dieta chetogenica dovrebbe essere evitata. Se seguita, andrebbe, più che in altri casi, gestita tenendo conto di un bilanciamento perfetto fra grassi e proteine. Se possibile, è il caso di privilegiare gli alimenti di origine vegetale.
Da evitare in gravidanza a in allattamento, la dieta chetogenica è sconsigliata nei pazienti che soffrono di diabete di tipo I. Il motivo è legato al fatto che, soprattutto nelle prime settimane di dietoterapia, è possibile andare incontro a quadri ipoglicemici.
Inoltre, il tipo di regime alimentare seguito può influire sull’espulsione di urina, aumentandola. Il risultato, in questo frangenti, è la compromissione del dosaggio di alcuni farmaci inclusi nella terapia.
La dieta chetogenica aumenta il colesterolo nei pazienti obesi?
Quando si parla di controindicazioni alla dieta chetogenica, si tende spesso a chiamare in causa la convinzione secondo la quale questo regime alimentare sarebbe da evitare nei pazienti obesi in quanto aumenta il colesterolo cattivo LDL e i trigliceridi.
In questo frangente, non c’è ragione di allarmarsi. Diversi studi, infatti, hanno portato alla luce il fatto che, nei soggetti sopra menzionati, la dieta chetogenica diminuisce i valori del colesterolo LDL e dei trigliceridi. In generale, si ha a che fare con una riduzione del colesterolo totale e con un incremento di quello buono HDL.
La dieta chetogenica fa male ai reni?
Un’altra parentesi che si apre frequentemente quando si tocca l’argomento delle controindicazioni alla dieta chetogenica e delle preoccupazioni di chi la segue riguarda il potenziale danno ai reni.
Non c’è ragione di preoccuparsi in merito, a meno che non si abbia a che fare con un quadro di insufficienza renale e, di riflesso, con una situazione in cui il regime alimentare a cui sono dedicate queste righe andrebbe evitato.
In situazioni di normale funzionalità renale, la dieta chetogenica non comporta alcun rischio. Se ben gestita, infatti, è un regime alimentare con peculiarità normoproteiche.
LEGGI ANCHE: Come medicare l’unghia incarnita?