Diabete e impotenza: problematiche dirette sul sesso ed erezioni
Una delle complicane più frequenti del diabete è l’impotenza e a dimostrarlo sono le statistiche, che affermano come la disfunzione erettile si manifesti nei soggetti con diabete tre volte di più rispetto a quelli non diabetici.
Inoltre, è accertato che la condizione si presenta in almeno la metà degli uomini diabetici.
Diabete e impotenza sono dunque due cose strettamente correlate e un soggetto diabetico non deve mai sottovalutare il rischio di incorrere in problematiche riguardanti l’erezione.
Il primo passo per stabilire un trattamento idoneo a ristabilire una vista sessuale soddisfacente è quello di identificare le cause della disfunzione erettile nel soggetto diabetico.
Un aiuto importante può essere dato da alcuni vasodilatatori naturali, in grado di migliorare le erezioni senza ricorrere a soluzioni farmaceutiche.
La disfunzione erettile e il legame con il diabete
La disfunzione erettile consiste nell’incapacità di ottenere e mantenere un’erezione abbastanza vigorosa da rendere soddisfacente il rapporto sessuale.
Per poter essere considerato una patologia vera e propria questo disturbo deve essere presente in maniera costante, il che vuol che una defaillance non può essere considerata una patologia.
Quando si verifica un deficit dell’erezione, alla base possono esserci vari fattori, a cominciare da quelli psicologici, associati spesso anche a malattie organiche che vanno a danneggiare le strutture vascolari, i corpi cavernosi e le arterie, responsabili dell’erezione.
La stretta correlazione tra diabete e impotenza, come detto in precedenza, è dimostrata da vari studi. Oltre la metà dei soggetti con diabete tende a manifestare deficit erettivi nei 10 anni seguenti alla diagnosi, fino a raggiungere disturbi di erezione costanti quando il paziente arriva a 70 anni.
Il diabete, e soprattutto la presenza di una quantità eccessiva di glucosio nel sangue, causa danni ai piccoli vasi sanguigni. Infatti, la quantità eccessiva di zucchero si lega alle pareti dei vasi e li rende meno elastici.
Questa condizione ostacola la naturale estensione dei tessuti che serve per trasportare quantità di sangue adeguate.
Un afflusso minore di sangue nel pene si traduce in potenza e vigorosità minori e un aumento ridotto delle dimensioni dell’organo durante l’erezione.
Inoltre, nel diabete risulta ridotta anche la produzione di alcune sostanze vasodilatatrici, come l’ossido nitrico (NO).
Studi recenti hanno anche accertato che l’alta correlazione tra diabete e deficit sessuali potrebbe essere generata anche dall’ipogonadismo, una disfunzione che provoca una bassa concentrazione di testosterone nel sangue, con conseguente calo del desiderio sessuale e quindi con riduzione dell’erezione.
Problematiche generate dal diabete sul sesso e prevenzione
Oltre a cause fisiche, l’impotenza può avere anche cause psicologiche, e generare nel soggetto diabetico anche stress, ansia o depressione, peggiorando così la situazione della sfera sessuale che viene inevitabilmente influenzata.
L’impotenza nel soggetto diabetico può essere causata da arterie, nervi o tessuto fibroso danneggiati a causa di un controllo glicemico non corretto.
Infatti, è più probabile che i problemi di erezione si manifestano quando i livelli di glucosio nel sangue non sono controllati adeguatamente.
Per prevenire danni al pene e ai suoi vasi sanguigni è dunque importante mantenere normali i livelli di glicemia e di lipidi nel sangue, quindi in questo caso anche colesterolo e trigliceridi.
Per evitare complicanze come la disfunzione erettile nei soggetti diabetici la cura migliore rimane sempre la prevenzione.
È dunque importante eseguire un costante controllo metabolico per evitare l’insorgere di problematiche ancora più gravi.
Nel caso di diagnosi di impotenza nel diabetico di solito viene gestita con una terapia farmacologica, che lo specialista prescrive in base al caso singolo del paziente diabetico o integratori naturali.
È comunque consigliabile che gli uomini diabetici che incorrono in problemi di impotenza alla prima avvisaglia facciano uno sforzo e si confidino con il medico o con il diabetologo.