Di cosa è morto Gianluca Vialli?
È morto a Londra, dove era ricoverato, Gianluca Vialli, ex calciatore, centravanti di Sampdoria, Juventus, Chelsea e Nazionale italiana.
Si è spento all’età di 58 anni, colpito da un grave peggioramento delle condizioni di salute legate al tumore al pancreas con cui lottava da diverso tempo.
Vialli, parlando del cancro, lo chiamava “l’ospite indesiderato”, non un nemico contro cui combattere ma un compagno di viaggio che nessuno vorrebbe avere e che si augurava che si sarebbe stancato di lui.
Quando nel 2017 Gianluca Vialli ha scoperto di avere un tumore al pancreas, notoriamente fra i più aggressivi, ha vissuto comprensibilmente uno choc, come ha confessato nel suo libro “Goals”: “I miei occhi sono gialli. E il dottore mi dice: ‘Si fermi Gianluca’. Lo guardo dubbioso. Perché mi devo fermare? La mia vita è un continuo movimento tra Londra, Milano, la BBC, Sky, la mia famiglia, i miei colleghi, i campi da golf, gli amici. Cosa devo fermare? La risposta me la dà la risonanza magnetica: ferma tutto Luca”.
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Tumore al pancreas
Il tumore al pancreas si può manifestare con perdita di peso e di appetito, ittero (colorazione gialla degli occhi e della pelle), dolore nella parte superiore dell’addome o nella schiena, debolezza, nausea o vomito. Una percentuale di malati che va dal 10 al 20 per cento può essere colpita anche da diabete. Fonte: AIRC.
Purtroppo, a differenza di altri tumori, quello del pancreas risulta essere il più letale. Tre quarti dei malati va incontro a decesso entro un anno dalla diagnosi e a 5 anni dalla scoperta della malattia sono vivi solo 8 pazienti su cento. Fonte: Fondazione Veronesi.
Secondo i medici, sulla comparsa dei tumori del pancreas inciderebbero alcuni fattori particolari, tra cui: fumo, obesità, età avanzata e soffrire di pancreatite cronica. Per una diagnosi precisa, è fondamentale il ricorso agli esami strumentali (ecografia, risonanza magnetica, TAC, biopsia ecc.). Fonte: My-Personal-Trainer.
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