Depressione, i primi casi già tra i 4 e i 6 anni
“La depressione non è tristezza né demoralizzazione, non è causata da un singolo evento e ce ne sono tanti tipi. In un decennio è aumentata di quasi il 20% e colpisce a tutte le età, anche nell’infanzia, già a partire dai 4 anni“.
Così Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia durante l’incontro ‘Depressione sfida del secolo, verso un piano nazionale per la gestione della malattia’, organizzato dall’Osservatorio nazionale salute donna (Onda) e Janssen Italia.
L’età media del primo attacco è 25 anni, ma vi sono due picchi, uno tra i 15 e 19 anni, e l’altro tra i 25 e 29.
“Tuttavia esistono già dei casi di depressione a 4-6 anni – ha continuato Mencacci – nell’infanzia ne soffrono circa 1,5%, ma il dato sale al 3,5% tra la tarda infanzia e prima adolescenza. È la prima malattia cronica in Europa, ma purtroppo viene spesso sminuita“.
Secondo i dati presentati dall’esperto, rispetto alla media europea del 23% di persone che sono trattate in modo adeguato, in Italia il valore si attesta sul 17%, si avvicinano alle cure il 43% dei malati ma solo il 50% la riconosce come una patologia da curare.
E anche se, rispetto alla media dell’Unione europea, in Italia i dati su depressione e suicidi sono un po’ più bassi, c’è ancora molto da fare.
“Dobbiamo pensare che ogni anno nel mondo 880.000 persone si tolgono la vita – ha concluso Mencacci – e che ogni 3 secondi una persona prova a farlo. In Italia si è scesi da 4290 suicidi del 2015 a 3984 nel 2018: una piccola riduzione, ma si tratta di un numero ancora significativo“.