Covid o influenza: come distinguere le due condizioni?
I sintomi, oggi come oggi, possono essere molto difficili da distinguere.
In queste settimane, si sta parlando, molto più rispetto agli scorsi anni, dell’arrivo dell’influenza stagionale. Arrivata secondo diversi esperti in anticipo e particolarmente aggressiva verso i bambini, la condizione sopra citata torna al centro dell’attenzione mediatica dopo due anni di agenda per ovvi motivi dominata dal Covid.
Alla luce di ciò, sono tantissime le persone che si chiedono come distinguere la sua sintomatologia da quella dell’infezione da SARS-CoV-2. Nelle prossime righe di questo articolo, cercheremo di dare una risposta. Come sempre, non essendo i nostri contenuti di natura medica, ti invitiamo a contattare il tuo specialista di fiducia nel caso in cui dovessi avere dei dubbi sulla tua condizione di salute.
Sintomi del Covid e sintomi influenzali: come distinguerli?
Come capire se ci si trova davanti a un quadro all’insegna dei sintomi del Covid o se si ha l’influenza? Per rispondere a questa domanda, è possibile fare riferimento al punto di vista degli esperti del gruppo Humanitas. Questi ultimi sottolineano come, oggi come oggi, il Covid sia per fortuna degradato passando da patologia pandemica a forma influenzale. Ciò vuol dire che, dal punto di vista dei sintomi, tra influenza stagionale e Covid c’è poca differenza.
Entrambe le condizioni sono caratterizzate da un quadro sintomatologico che può presentare la febbre, ma anche da sintomi respiratori come la tosse. Da non dimenticare sono anche il mal di gola e il fatto di avere il naso chiuso.
In generale, il consiglio è quello di fare il tampone non appena i sintomi sopra citati fanno la loro comparsa. Effettuarlo è opportuno anche se non si hanno alle spalle, nei giorni precedenti, contatti noti con soggetti positivi.
Il tampone, al giorno d’oggi, è praticamente l’unica strada per distinguere il contagio da influenza stagionale da quello provocato dal virus SARS-CoV-2.
Influenza: tutto quello che c’è da sapere su contagio e incubazione
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alle peculiarità che contraddistinguono i sintomi dell’influenza. Cosa sapere, invece, in merito al contagio e all’incubazione? Il periodo di incubazione, nella maggior parte dei casi, si contraddistingue per una durata pari a due giorni. I soggetti adulti, in media, possono contagiare a partire dal giorno prima rispetto a quello dell’inizio della sintomatologia. Il rischio di contagio dura fino ai cinque giorni successivi.
Particolare è il caso dei bambini e dei soggetti con deficit immunitari. In questi frangenti, infatti, si può parlare di una maggiore contagiosità.
La prevenzione
Le regole di prevenzione del Covid che tutti abbiamo imparato a conoscere in questi quasi tre anni di emergenza valgono anche per evitare il contagio da influenza stagionale. Fondamentale è lavarsi bene le mani, proseguendo a strofinarle per 40/60 secondi, e portare con sé un gel igienizzante a base alcolica se non si ha la possibilità di accedere in tempi brevi a un lavandino.
Nel momento in cui si starnutisce, è bene farlo nell’incavo del gomito. Quando fanno la loro comparsa, è fondamentale ridurre i contatti con altre persone, soprattutto nei primissimi giorni. Inoltre, è opportuno non toccarsi naso e bocca a seguito del contatto tra mano e superfici potenzialmente contaminate.