Covid-19, vaccino di Pfizer efficace contro la variante inglese
Gli scienziati di Pfizer e BioNTech hanno testato la capacità neutralizzante degli anticorpi prodotti dal vaccino Cominarty (BNT162B2) sulla variante B.1.1.7 di SARS-CoV-2, chiamata anche variante inglese.
I risultati di questo studio, come riportato su Futura-Sciences.com, sono stati pubblicati il 29 gennaio 2021 scorso su Science. Il siero di 40 pazienti – 26 di età compresa tra 23 e 55 anni e 14 di età compresa tra 57 e 73 anni – è stato raccolto dopo la seconda dose di vaccino.
Per testare la capacità neutralizzante di questi anticorpi, gli scienziati hanno sintetizzato uno pseudovirus che esprime le proteine del ceppo di Wuhan o le proteine della variante B.1.1.7. Questo esperimento di neutralizzazione ha permesso di determinare la quantità media di anticorpi necessaria per neutralizzare il 50% di ciascuna pseudoparticella virale.
I risultati hanno mostrato che la quantità media di anticorpi neutralizzanti efficaci contro la variante B.1.1.7 è leggermente ridotta nei pazienti più giovani (di età compresa tra 23 e 55 anni), rispetto alla quantità calcolata per il ceppo di Wuhan.
Questa riduzione è statisticamente significativa ma non si traduce necessariamente in una realtà biologica. Gli scienziati hanno affermato che «la neutralizzazione ampiamente conservata degli pseudovirus che trasportano il picco B.1.1.7 da parte dei sieri immuni BNT162b2 rende improbabile che la variante inglese sfugga alla protezione generata da BNT162b2».
Per il siero raccolto dai pazienti più anziani (da 57 a 73 anni) non è stata osservata alcuna differenza significativa.
Mentre il vaccino Cominarty sviluppato dal ceppo di Wuhan protegge bene dalla variante inglese, la flessibilità insita nella tecnologia del vaccino a RNA messaggero può consentire alle aziende farmaceutiche di adattarsi rapidamente all’emergere di altre varianti di SARS-CoV-2 e di produrre rapidamente nuove dosi di vaccino ad hoc.
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