Covid-19, Pregliasco: “Richiamo come per l’influenza a causa delle varianti”
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, a Fanpage.it ha affermato: «Non ha senso avere preferenze sui tipi di vaccini, che hanno valori comparabili», «vedendo la casistica coloro a cui viene somministrata la seconda dose hanno degli effetti più intensi, come febbre e stanchezza, che svaniscono però nell’arco di due giorni. In chi è stato positivo nel corso della prima ondata è stato osservato che gli eventi avversi sono stati più intensi, perché si riattiva con il siero una risposta immunitaria ampia».
Sul capitolo varianti l’esperto ha affermato che «le mutazioni che conosciamo hanno numero maggiore di variazioni nello spike, cioè una conformazione diversa nelle caratteristiche morfologiche del virus. Dagli studi che sono stati fatti da Pfizer e Moderna al momento i vaccini sono efficaci anche su queste varianti, ma nel tempo ciò potrebbe diventare un problema, cioè potrebbero non reagire più al vaccino stesso, per cui è probabile che ci sarà un richiamo vaccinale come per l’influenza».
«La speranza – ha aggiunto – è di terminare le vaccinazioni del 70% della popolazione entro settembre, ma credo che ciò sia molto difficile. Il virus comunque non sparirà, ma nel tempo avremo con lui una convivenza civile soprattutto per quanto riguarda gli effetti più letali della malattia».
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