Covid-19, Galli: “Se Natale come Ferragosto non ne usciamo più”
«Se noi affrontiamo il prossimo Natale e il prossimo Capodanno con lo stesso spirito con cui abbiamo affrontato Ferragosto non ne usciamo più». Così il professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano intervenendo a Sky Tg24.
«Se anche ipoteticamente chiudessimo tutto adesso per due o tre settimane e riaprissimo a Natale, è evidente che la riapertura non sarà quella che potrà consentire alle persone di andare a fare cenoni o grandi veglion – ha aggiunto Galli – questo non vuol dire che gli italiani devono diventare improvvisamente monaci di clausura, ma è necessario che abbiano delle cautele, dobbiamo abituarci all’idea che al sacrificio, anche pesante, non può seguire il liberi tutti finché il vaccino non ci toglie dai piedi questo terribile problema».
All’ospedale Sacco di Milano c’è «una situazione di pressione molto significativa, usando un termine sufficientemente chiaro che non vuole essere terroristico. L’ospedale è carico di pazienti e non ci sarà grande spazio nei prossimi giorni», ha aggiunto l’esperto.
«Stamattina abbiamo avuto 14 codici rossi, 21 codici gialli e 23 codici verdi – ha spiegato -. La proporzione parla da sola e la netta sensazione è che i codici verdi siano arrivati in ospedale dopo averci pensato un po’ e non avendo avuto risposte sufficienti ai loro problemi dal contesto territoriale. Le persone ci pensano due volte prima di venire inutilmente in ospedale», ha concluso Galli.
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