Covid-19, cosa devi sapere sulla nuova variante Xec

C'è una nuova variante di Covid-19 che sta mettendo in allerta virologi ed epidemiologi di tutto il mondo.

C’è una nuova variante di Covid-19 che sta mettendo in allerta virologi ed epidemiologi di tutto il mondo. Si chiama Xec, e sembra propagarsi con una velocità superiore rispetto a quella delle varianti attualmente dominanti. In totale, sinora, sono stati segnalati 111 campioni di Xec, da 15 Paesi in 3 continenti.

Caratteristiche di Xec

Ancora tutto sommato relativamente poco diffusa, Xec richiede tuttavia un monitoraggio continuo da parte delle autorità sanitarie internazionali che stanno studiando questa variante per mitigarne gli effetti negativi e non compromettere i risultati raggiunti nella lotta contro la pandemia.

Apparsa per la prima volta a Berlino a fine giugno, Xec è una variante ricombinante.

L’esperto australiano di dati Mike Honey, ha cercato di tracciarne un primo identikit.

A suo avviso Xec sembra essere “una probabile prossima sfidante delle varianti ora dominanti (KP.3.1.1 e discendenti).

Ancora secondo Honey, che ha postato un focus su X, Xec si caratterizza per “il vantaggio di crescita” che sta mostrando “a livello globale”, e che viene stimato “del 3,8% al giorno (27% alla settimana) rispetto alle varianti JN.1 che hanno già in aggiunta mutazioni che le rendono competitive.

Xec è un mix di due diverse varianti: “KS.1.1 (una cosiddetta variante FLiRT) e KP.3.3 (variante FluQE”. Per Honey questa versione di Covid-19 “potrebbe avere un vantaggio” derivante da una sua “insolita mutazione” (T222N).

Già anche in Italia e in altri Paesi

Due sequenze di Xec sono state rilevate in Veneto e in Trentino Alto Adige rispettivamente il 31 luglio e il 18 luglio. La variante si è diffusa piuttosto rapidamente in Europa, Nord America e Asia.

Anche Israele e Spagna hanno segnalato di recente i loro primi casi, così come Danimarca e Paesi Bassi.

A parere degli esperti, Xec potrebbe diventare dominante nei prossimi mesi, proprio a causa della sua crescita veloce.

La comunità scientifica internazionale sta già studiando Xec per non farsi trovare impreparata e non vanificare gli sforzi fatti per contenere il Covid-19.

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