Covid-19: come si diffonde nell’aria nei luoghi chiusi
Proprio in un momento in cui i casi di Covid-19 continuano ad aumentare vertiginosamente, un gruppo di scienziati guidati dal professore Josè Luis Jimènez – esperto di chimica e dinamica delle particelle dell’aria dell’Università del Colorado – propongono delle simulazioni per spiegare come il nuovo virus si diffonde nell’aria sottolineando così l’importanza della messa in atto delle precauzioni.
Covid-19, come si diffonde negli ambienti chiusi: bar, scuole, case
Siamo da sempre abituati a sostare per lungo tempo negli ambienti chiusi, nel bar sotto casa, nelle scuole durante il percorso formativo di vita e soprattutto nelle nostre case.
In questi luoghi, soprattutto quelli in cui gravitano molte persone, può esserci il paziente 0 che dà origine a un focolaio. Questo processo viene spiegato da un gruppo di scienziati attraverso le grafiche pubblicate da El Pais.
L’articolo in questione analizza le diverse situazioni in cui può diffondersi il virus (visita in casa, pranzo in un ristorante, lezione in classe) e come.
Nel primo caso, viene esaminato ciò che avviene in un salotto di 6 persone di cui 1 infetta, nessuno di loro ha precauzioni, dopo quattro ore sarebbero tutti contagiati.
Si sarebbero ridotti a 4 contagi se solo avessero utilizzato tutti le precauzioni dovute ma ciò non è sufficiente. Il quotidiano spagnolo spiega: “Le precauzioni non bastano se l’esposizione in luoghi chiusi è molto lunga”.
Nella simulazione seguente si evidenzia come – tramite l’utilizzo della mascherina e una buona areazione – il rischio di contagio si riduce al di sotto di una persona.
Come ormai risaputo, il contagio da aerosol avviene possibilmente nei luoghi chiusi, le invisibili particelle che viaggiano nell’aria si diffondono facilmente, per questo motivo l’accento è stato posto sull’importanza della ventilazione, senza di essa le particelle rimangono sospese nell’aria e si condensano nel tempo.
Molto dipende anche delle attività che vengono svolte all’interno del luogo chiuso: la possibilità di contagio aumenta se parliamo, gridiamo o cantiamo. Le particelle infette immesse nell’aria diventano molte, sufficienti per avviare la trasmissione del Covid-19.
A sorprendere però sono le situazioni che si manifestano all’interno dei bar e ristoranti affollati, spiega El Pais, soprattutto con porte chiuse e senza ventilazione.
Nella simulazione si è visto che dei 14 clienti, vengono infettati tutti quanti in assenza di precauzioni.
Se avessero indossato la mascherina, il contagio si sarebbe ridotto a 8. Applicando invece un’adeguata aerazione dell’ambiente (e se il tempo nei bar si accorcia) la probabilità di contagio si riduce ad 1 sola persona.
L’ultimo esempio riportato da El Pais è quello riguardante l’aula scolastica composta da 24 alunni e un’insegnante positiva.
Secondo il quotidiano spagnolo, la situazione più pericolosa è quella di un’insegnante positiva e un’aula senza aerazione: 12 alunni senza mascherina – dopo due ore – potrebbero essere contagiati.
Gli alunni contagiati potrebbero scendere a 5 se tutti utilizzassero la mascherina ma restando senza aerazione.
Quando nessuno s’infetta? Se nell’aula è presente un’aerazione, fermandosi dopo un’ora per rinnovare l’aria.