Covid-19, Boris Johnson rimuoverà tutte le restrizioni in Inghilterra
Il primo ministro britannico Boris Johnson rimuoverà tutte le restanti restrizioni sul coronavirus in Inghilterra. Lì si sta andando verso la pianificazione su come convivere con il coronavirus a lungo termine.
“Rimuoveremo tutte le restanti restrizioni nazionali per legge. Dal prossimo giovedì, 24 febbraio, porremo fine all’obbligo legale di autoisolarsi a seguito di un test positivo”, ha detto Johnson al Parlamento.
“Concluderemo la tracciabilità dei contatti di routine e non chiederemo più ai contatti stretti completamente vaccinati e ai minori di 18 anni di eseguire test giornalieri per sette giorni. E rimuoveremo l’obbligo legale dell’autoisolamento per i contatti stretti che non sono completamente vaccinati”, ha proseguito.
“Fino al 1° aprile, consiglieremo ancora alle persone che risultano positive di rimanere a casa”, ha continuato. “Dopo, però, incoraggeremo le persone con i sintomi di Covid-19 ad esercitare la responsabilità personale, proprio come incoraggiamo le persone che potrebbero avere l’influenza a essere rispettose degli altri”.
La BBC ha riportato: “Le attuali leggi sul coronavirus dovrebbero scadere il 24 marzo ma la scorsa settimana Johnson ha suggerito che tutte le misure rimanenti in Inghilterra potrebbero terminare questo mese se i dati fossero rimasti incoraggianti.
Sabato sono stati registrati 34.377 casi di Covid, con altri 128 decessi. Ciò porta il numero totale dei morti a 160.507. Circa una persona su 20 in Inghilterra ha avuto l’infezione nella settimana terminata il 12 febbraio, secondo l’Office for National Statistics. Nel frattempo, circa il 91% delle persone nel Regno Unito di età pari o superiore a 12 anni ha ricevuto una prima dose del vaccino, l’85% un secondo vaccino e il 66% un richiamo o una terza dose”.
Johnson ha anche affermato che a partire dal 1° aprile, il governo britannico “non raccomanderà più l’uso della certificazione volontaria del Covid, sebbene l’app NHS continuerà a consentire alle persone di indicare il proprio stato di vaccinazione per i viaggi internazionali”.
Il premier ha affermato, infine, che il governo “sancirà la scadenza anche di tutte le disposizioni temporanee del Coronavirus Act“.
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