Covid-19: anche gli asintomatici possono subire danni seri?
Ieri le parole del virologo Burioni in un messaggio su Facebook: “In questi giorni va di moda la scemenza ‘infettato non vuol dire malato’. Io ci andrei cauto con queste affermazioni. I sintomi (negli asintomatici) possono non esserci, ma questo non significa che l’organismo non sia danneggiato”.
A quali deterioramenti fa riferimento il Dr. Burioni? Gli asintomatici possono essere coinvolti in ripercussioni non sottovalutabili. Vediamo quali.
Asintomatici, chi sono e che danni ‘invisibili’ all’organismo possono subire?
La possibilità che questi possano contagiare c’è, esiste, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia affermato che sia un’evenienza rara.
Il modo per scoprire di essere asintomatico è quello di sottoporsi al tampone.
Esserlo può voler dire che si è nelle fasi iniziali del nuovo coronavirus oppure che la malattia non si svilupperà mai con i sintomi propri quali: tosse, febbre, malessere generalizzato, naso che cola, mal di testa, mal di gola, bronchite e difficoltà respiratoria in alcuni casi.
Ciò che è stato appena detto non vuol dire sottovalutare piuttosto continuare a mantenere le ‘regole’ per proteggersi e proteggere la comunità:
- Non muoversi da casa se si manifestano febbre o problemi respiratori.
- Rispettare il distanziamento sociale di 1 metro e indossare sempre la mascherina.
- Lavare molte volte le mani con soluzione alcolica, soprattutto quando entrano in contatto con superfici e oggetti.
Ritornando al punto focale, gli asintomatici possono subire danni seri, a ribadirlo è il virologo Dr. Burioni con un post su Twitter: “Più del 50% degli asintomatici ha danni ai polmoni se osservati alla TAC”, allegando degli screenshot che contengono immagini di esami pubblicati su Lancet a giugno.
Anche Eric Tool dello Scripps Research Translational Institute in California scriveva: “L’assenza di sintomi da Covid-19 nelle persone tuttavia positive, non implica l’assenza di danni”, piuttosto, “Si deve indagare meglio nei polmoni degli asintomatici tramite TAC”.
Diversi studi hanno evidenziato quanto affermato: uno di questi condotto tra i passeggeri di una crociera con 76 asintomatici di cui il 54% presentava lesioni polmonari che potrebbero essere un fattore di rischio per la salute dell’organismo in futuro.
Lesioni che potrebbero aprire il varco per lo sviluppo di tumori (gli studiosi non lo escludono) e di altre condizioni patologiche.
Non solamente i polmoni ma anche il cuore può essere compromesso negli asintomatici, subendo dei danneggiamenti che potrebbero protrarsi a lungo termine o dare origine ad una miocardite, l’infiammazione del muscolo cardiaco: evidenze sottolineate da uno studio condotto su 100 pazienti di cui il 78% aveva anomalie cardiache a due mesi dal tampone.