Cos’è la dispnea e quali sono le cause di questo disturbo
L’intervento di un medico è da prendere in considerazione quando la difficoltà respiratoria propria della dispnea aumenta nel tempo, quando il respiro si fa affannoso (almeno 40 respiri in un minuto), quando si è costretti – soprattutto se bambini o anziani – a sedersi per respirare o se si è in presenza di problemi di natura cardiaca.
La dispnea è una sensazione di respiro difficoltoso o affannoso, spesso descritta come una difficoltà a respirare o una mancanza di respiro. Può essere percepita come una sensazione di oppressione al petto e può variare in intensità, da un lieve disagio a un’esperienza molto debilitante.
Cerchiamo di capire di più sulle cause di questo disturbo.

Le cause
Le cause della dispnea sono molteplici e possono derivare da una varietà di condizioni, tra cui:
Malattie respiratorie: come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), polmonite o fibrosi polmonare.
Problemi cardiaci: come insufficienza cardiaca, aritmie o malattie delle valvole cardiache.
Ansia o attacchi di panico: in alcuni casi la sensazione di difficoltà respiratoria può essere legata a fattori psicologici.
Obesità: l’eccesso di peso può mettere pressione sui polmoni e sul diaframma, rendendo la respirazione più difficile.
Allergie o infezioni respiratorie.
Sono tante le patologie che possono causare la dispnea, tra le più rilevanti: anemia, aneurisma aortico, angina pectoris, botulismo, bronchite, cirrosi epatica, coronaropatia, embolia, embolia polmonare, enfisema, ernia iatale, fibrosi cistica, infarto al miocardio, insufficienza cardiaca, ipertrofia ventricolare, laringite, pleurite, polmonite, reflusso gastroesofageo, rinite, sifilide, sinusite, toxoplasmosi, tracheite, tumore del colon-retto, tumore della laringe, tumore del polmone, tumore della tiroide.
Come si cura
Il trattamento della dispnea dipende dalla causa sottostante:
Trattamento delle malattie respiratorie: ad esempio, l’uso di broncodilatatori o steroidi per trattare l’asma o la BPCO, o antibiotici per infezioni polmonari.
Trattamento delle malattie cardiache: farmaci per migliorare la funzione cardiaca o interventi chirurgici se necessario.
Gestione dell’ansia: la terapia cognitivo-comportamentale, la respirazione controllata e, se necessario, l’uso di farmaci ansiolitici.
Perdita di peso e modifiche dello stile di vita: in caso di obesità, un cambiamento nelle abitudini alimentari e l’esercizio fisico possono migliorare la funzione respiratoria.
Riabilitazione polmonare: programmi che aiutano a migliorare la capacità polmonare e la respirazione.
In ogni caso, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato. La dispnea, infatti, può essere il sintomo di una condizione medica grave che richiede un trattamento tempestivo.
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Esistono diversi trattamenti
Come si legge sul sito internet di Humanitas Gavazzeni, la dispnea richiede una terapia differente a seconda che si tratti di una forma transitoria o persistente. Questa è infatti la prima valutazione che un medico deve fare.
Quando deriva da situazioni di ansia o stress può essere sufficiente rilassarsi, bere un bicchiere d’acqua e riposarsi per qualche minuto.
Se all’origine della dispnea ci sono fattori metabolici, può essere utile adottare sistemi di vita sani, prestando attenzione all’alimentazione e all’attività fisica. Nelle altre situazioni occorre seguire le indicazioni del proprio medico.
Quando rivolgersi al medico
Se la dispnea è improvvisa e non scompare dopo qualche minuto è necessario recarsi nel più vicino pronto soccorso.
L’intervento di un medico è da prendere in considerazione quando la difficoltà respiratoria propria della dispnea aumenta nel tempo, quando il respiro si fa affannoso (almeno 40 respiri in un minuto), quando si è costretti – soprattutto se bambini o anziani – a sedersi per respirare o se si è in presenza di problemi di natura cardiaca.
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